Il punto è stato fatto nel corso della campagna di ascolto voluta dalla Asl con professionisti, cooperative e associazioni
Una buona aspettativa di vita, oltre gli 85 anni per le donne, 81 per gli uomini, numeri inferiori alla media regionale per le malattie oncologiche, alcune criticità legate alle patologie croniche come diabete, in continua crescita, e scompenso cardiaco. Ma in generale lo stato di salute è buono, grazie anche agli indicatori socio-economici che caratterizzano il territorio, come un tasso di disoccupazione più basso rispetto al resto della provincia e un livello di ricchezza più alto. In sintesi è il quadro emerso nel corso di “Tessere i territori", la campagna di ascolto e confronto voluta dalla Asl Toscana sud est con professionisti, cooperative e associazioni tenutasi al Centro di Geotecnologie di San Giovanni.
L’iniziativa ha fatto tappa in Valdarno per individuare i punti critici e le eventuali soluzioni, mettendo in rete tutti i soggetti e facendo un quadro dello stato di salute della vallata.
“Questi appuntamenti nei distretti sono necessari per ricostruire le relazioni tra l’Azienda e il territorio – ha spiegato Enrico Desideri, direttore generale Asl Toscana sud est – Una visione partecipata consente di arrivare ad una sintesi più completa dei bisogni e delle soluzioni che dovremo individuare, prendendo lo spunto dalle migliori pratiche per poi diffonderle nell’intera Area Vasta. Dobbiamo infatti garantire che ci siano le stesse risposte per tutti, sia per chi abita in città sia per chi abita nelle zone più isolate. E anche i piccoli ospedali devono garantire qualità nelle prestazioni e nei servizi. Questo sarà ancora più vero con il progetto delle Reti cliniche integrate, che mettono in raccordo le cure primarie e l’ospedale di riferimento”.
Durante la giornata si sono tenuti anche gruppi di lavoro su temi quali l’integrazione tra ospedale e territorio, la collaborazione con le associazioni, salute mentale e dipendenze. In merito sono stati forniti anche alcuni numeri: il servizio di salute mentale ha in carico 1200 adulti e 891 tra bambini e adolescenti; i soggetti ludopatici sono aumentati, 76 i casi presi in carico nel 2016, con 21 nuovi giocatori. È stato, infine, sottolineato il ruolo di realtà importanti come il Social Point di Montevarchi e la fattoria sociale di Pergine.
Al Centro di Geotecnologie si è riunita anche la conferenza dei sindaci che ha fatto il punto della situazione: dal potenziamento dei servizi nelle tre case della salute di Bucine, Terranuova Bracciolini, Castelfranco Piandiscò, all’apertura della nuova Casa della salute di San Giovanni.