24, Maggio, 2024

Il presidente Rossi respinge le critiche al mittente e attacca le opposizioni: “Mio ruolo imparziale”

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Il presidente del Consiglio comunale Claudio Rossi replica alle opposizioni e le richiama all’ordine: “Per quella conferenza stampa, in cui si strumentalizza una mia comunicazione, hanno persino costretto a far partire in ritardo la seduta consiliare”

Respinge le polemiche al mittente, ribadisce il suo ruolo e chiede alle opposizioni più rispetto del Consiglio comunale e del suo orario di inizio: così il presidente Claudio Rossi replica alle accuse arrivate ieri nei suoi confronti da tutti i consiglieri di minoranza compatti, che hanno convocato una conferenza stampa prima dell'avvio della seduta consiliare. 

"Quella lettera, così come correttamente dichiarato – spiega Rossi – era relativa al tema delle tariffe del Servizio Idrico a lungo dibattuto in campagna elettorale da parte di tutte le forze politiche, e dunque da considerarsi trasversale e di interesse generale. In qualità di persona competente in materia di Servizio Idrico, a seguito della necessità di approfondimenti espressa da alcuni colleghi consiglieri, era mia responsabilità mettere a disposizione le informazioni in mio possesso per integrare quanto di positivo già proposto dal Consigliere Norci", autore della mozione.

"Contributi che – aggiunge il Presidente del Consiglio comunale – riguardavano un approfondimento relativo al miglior sistema tariffario acquisibile come modello per l’azione di sensibilizzazione verso AIT e Publiacqua. Nessuna spinta avversa quindi verso la mozione presentata da Norci, ma al contrario un indirizzo a convergere su quanto proposto. Tanto che in sede di Consiglio, su mia proposta, è scaturita una risoluzione congiunta e approvata all’unanimità". 

Nello specifico della richiesta di un consiglio al vicesindaco, Rossi puntualizza: "Il testo accompagnatorio, volutamente strumentalizzato per l’occasione, era un chiaro riferimento circa la forma in cui presentare tali integrazioni, richiesta di delucidazione che nessun regolamento prevede come di competenza del Primo Cittadino, ma che necessitava semplicemente del parere di una persona con maggiore esperienza a riguardo".

Poi l'accusa: "Aver convocato una conferenza stampa alle 8:15, a soli 15 minuti dall’inizio dei lavori del Consiglio, ed essersi presentati con ritardi fino a 50 minuti senza valida giustificazione, rappresenta una grave forma di mancanza di rispetto verso tutto l’Istituto del Consiglio comunale, dei dipendenti in servizio, dei cittadini. I nostri concittadini sono tenuti, come del resto tutti noi amministratori, a rispettare e far fede ai propri orari di lavoro. Il Consiglio Comunale è un luogo di lavoro come gli altri pertanto ognuno di noi deve essere responsabile delle proprie azioni e capire l’importanza del ruolo che riveste. Eppure per iniziativa personale, a seguito anche della proposta avanzata dal Vicesindaco Bucci, ho sospeso per circa 30 minuti la seduta proprio per correttezza verso i membri di opposizione che, alle 9, risultavano ancora assenti. Un ritardo di cui, ad eccezione dei consiglieri Grasso e Neri, non era pervenuta nessuna comunicazione". 

Un ritardo che Rossi promette non sarà più tollerato: "Anche perché, oltre a rendere difficile ed incidere sulla qualità dei lavori del Consiglio, ha una potenziale ricaduta economica sulla collettività in quanto oltre un certo orario sono previsti straordinari per i dipendenti comunali in servizio. Pertanto, dopo aver ribadito che il mio ruolo si mantiene in un comportamento di rispetto dell'interesse generale e della cittadinanza, e che la mia disponibilità e apertura verso i membri di ogni parte politica resta la stessa ampiamente dimostrata in questi primi mesi, ricordo a tutti che la “prassi” di stabilire l’inizio dei consigli comunali entro 30 minuti dall’orario di convocazione non è riconosciuta dall’ufficio di presidenza che, verificato il numero legale, procederà d’ora in poi ad aprire le sedute entro 10 minuti dall’orario di convocazione". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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