23, Novembre, 2024

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci Chienni: “Serve continuità nella direzione del presidio ospedaliero della Gruccia”

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Sergio Chienni interviene dopo l’ufficializzazione del trasferimento di Barbara Innocenti dalla direzione della Gruccia a quella degli ospedali aretini

La Asl Toscana sud est rende mìnoto il trasferimento di Barbara Innocenti dalla direzione della Gruccia a quella degli ospedali aretini e il presidente della Conferenza dei sindaci Sergio Chienni interviene.

“Coi miei colleghi Sindaci abbiamo appreso che la direttrice facente funzione della Gruccia ha vinto il concorso per dirigere gli ospedali di Arezzo, Bibbiena, Sansepolcro e Cortona. Ci teniamo a ringraziarla per il lavoro svolto qui in Valdarno e le auguriamo di ottenere i risultati che merita. La nostra attenzione è però rivolta in via prioritaria al presidio ospedaliero del Valdarno che manca di continuità nella sua direzione. Quando la dr.ssa Matarrese sì è trasferita nell’USL centro, la direzione è stata assegnata ad interim per pochi mesi alla dr.ssa Simona Dei, poi è arrivata la dr.ssa Barbara Innocenti che ha diretto il presidio per meno di un anno. L’azienda sanitaria ha il dovere di creare immediatamente le condizioni perché possa essere fatto un concorso e venga data stabilità. È evidente che se si procede sulla strada del facente funzione, mentre presso gli altri presidi vengono svolti i concorsi, siamo destinati a continui cambiamenti".

"Il direttore generale D’Urso agisca concretamente per dare continuità, è la condizione indispensabile per mettere il personale sanitario nelle condizioni migliori di svolgere il proprio servizio. Chiediamo alla Regione di monitorare immediatamente la situazione e di prestare la massima attenzione al nostro territorio. Il Valdarno ha sempre testimoniato di essere a supporto della sanità, attraverso la cooperazione tra comuni, cittadini e associazioni, alla quale si sono aggiunti anche importanti gesti di generosità attraverso progetti e raccolte fondi. Chi di dovere faccia altrettanto la sua parte”.

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