Il segretario provinciale del Partito democratico interviene sulla questione Montevarchi. “Siamo tutti concordi sulla necessità di riprendere il percorso dall’interno: Grasso resta il candidato naturale, ma valutiamo se ci sono altri candidati e non escludiamo le primarie”. Solo dopo si tornerà a riaprire il confronto con i possibili alleati per la coalizione
Si riparte daccapo, all'interno del Pd di Montevarchi, o quasi: rimandato l'incontro con i potenziali alleati di coalizione, ieri si è tenuto un incontro che è servito a fare il punto, dopo gli ultimi giorni piuttosto convulsi. Un confronto che ha visto la presenza del segretario del Pd comunale Agnolucci, del capogruppo Bencini, del sindaco Grasso, ma anche dei membri della segreteria provinciale e dell'ex sindaco Nannicini.
Oggi è il segretario provinciale, Massimiliano Dindalini, a riassumere l'esito di quell'incontro. "Prima di tutto, abbiamo espresso in maniera univoca il dispiacere per le dimissioni dell'assessore Rossi. Dopo il chiarimento con il sindaco, e dopo che lo stesso Grasso aveva comunicato anche ai dirigenti comunali che l'assessore era rientrato normalmente in servizio, la sua decisione appare poco comprensibile. Serve, comunque, un'assunzione di responsabilità, è necessario garantire la continuità amministrativa. Sarà il sindaco a decidere se riassegnare le deleghe, o se assumerle direttamente, per portare a termine al meglio il mandato".
Poi la questione più calda: quella interna proprio al Pd. "L'incontro di coalizione è stato rimandato, ripartiamo da un percorso interno. L'assemblea del Partito democratico di Montevarchi si riunirà a fine gennaio, probabilmente alla presenza della segreteria regionale. Fin da ora, di comune accordo, abbiamo deciso di seguire tutti i passaggi previsti all'interno del Partito: e vediamo se ci sono altre eventuali candidature accanto a quella di Grasso, che comunque, anche dopo l'approvazione unanime dell'assemblea sull'operato di questi cinque anni, resta il candidato naturale del Pd. A questo punto, insomma, non escludiamo a priori nulla, nemmeno le primarie di partito".
Solo dopo aver compiuto questi passaggi, si riaprirà il confronto con le eventuali forze di coalizione: "Una volta chiarita la questione della candidatura, con le altre forze di centrosinistra riapriremo un dialogo che si basi ovviamente prima di tutto su contenuti programmatici. A quel punto, se ce ne fosse l'opportunità, si potrà pensare a primarie di coalizione: sono uno strumento che il Pd ha praticamente inventato, non ci tireremo certo indietro".