25, Novembre, 2024

“Il Pd fa man bassa di poltrone”, le opposizioni compatte insorgono contro la mancata nomina nelle commissioni

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Naimi, Caramello, Trambusti, Renzi e Lombardi, rispettivamente del Movimento 5 Stelle, Salvare il Serristori, Fi-Udc e Idea Comune, uniti affermano: “L’elezione dei presidenti e vice presidenti di commissione denota una scelta politica gravemente irrispettosa delle minoranze e di quella metà di popolazione che rappresentano. È inaccettabile che su 4 commissioni tutte le presidenze siano state attribuite alla maggioranza”

"L’elezione dei presidenti e vice presidenti di commissione denota una scelta politica gravemente irrispettosa delle minoranze e di quella metà di popolazione che rappresentano. È inaccettabile che su 4 commissioni tutte le presidenze siano state attribuite alla maggioranza”: sulla mancata nomina nelle commissioni le quattro forze di opposizione compatte insorgono contro la giunta Mugnai. In maniera particolare viene contestata l'elezione del presidente della prima commissione, quella su bilancio, tributi e atti generali, storicamente affidata ai consiglieri di opposizione visto che riveste una funzione di controllo e garanzia.

“Il Pd fa man bassa di poltrone. Delirio di onnipotenza, scarso rispetto istituzionale o paura di non controllare l'assemblea comunale nonostante l'alto numero di consiglieri?”, si chiedono rincarando la dose Lorenzo Naimi, Piero Caramello, Valentina Trambusti, Roberto Renzi e Simone Lombardi, rispettivamente del Movimento 5 Stelle, Salvare il Serristori, Fi-Udc e Idea Comune.

"La nuova amministrazione ad oggi procede al rilento e non garantisce in minima parte la rappresentatività di tutte le forze politiche. Nel mese di agosto – sottolineano i consiglieri – in grave ritardo e soprattutto a differenza delle precedenti amministrazioni molto più celeri e veloci negli adempimenti burocratici post elezioni, sono state convocate le commissioni consiliari, organo consultivo e propositivo senza però alcun potere legislativo, per l’elezione del presidente e vice presidente delle 4 commissioni consigliari aventi tematiche d’interesse che vanno dal Bilancio, Tributi e Controllo Gestione alla Sanità, Servizi Sociali passando per Urbanistica, Viabilità e Trasporti, Sport, Cultura e Ambiente”.
 
“È ancor più grave ed inspiegabile come proprio la presidenza della prima commissione, storicamente assegnata alle forze di opposizione nelle passate legislature, non sia stata affidata ad un consigliere di minoranza. La prima commissione consiliare discute e propone provvedimenti inerenti ai bilanci, tributi e atti generali. Ha quindi indiscutibili funzioni di controllo e garanzia pur non essendo una commissione speciale. Probabilmente basandosi proprio su questo presupposto e pensando anche all’aumento, se pur minimo, dei costi che porterebbe la creazione di una commissione speciale, nelle passate legislature la presidenza di tale commissione è sempre stata affidata alle minoranze. Come del resto prevede l’art. 44 del T.U.E.L. (Testo Unico Enti Locali), che garantisce alla minoranza la presidenza delle commissioni aventi funzioni di controllo e garanzia, ove costituite”.
 
“Tutto questo alla faccia della democrazia: di democratico, il partito di governo, ha solo il nome. Ci appelleremo al presidente del consiglio comunale Cristina Simoni certi che nel rispetto del ruolo affidatole saprà garantire i diritti di rappresentatività delle minoranze. Anche perché – concludono M5S, Salvare il Serristori, Fi-Udc e Idea Comune – vista la nascita del nuovo Comune, ci saremmo aspettati una maggior considerazione per le funzioni di controllo che spettano alle opposizioni”.
 

 

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