27, Dicembre, 2024

Il grido di aiuto delle partite Iva: artigiani, piccoli imprenditori e liberi professionisti in piazza Varchi

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Un incontro con il sindaco Silvia Chiassai Martini che stanno lottando per sopravvivere dopo due mesi di lock down

Norme chiare, certe ed attuabili e garanzie di sostentamento economico: sono le richieste delle partite Iva che si sono riunite in piazza Varchi per protestare contro il decreto e le mosse del governo. Ad incontrarli è stato il sindaco Silvia Chiassai Martini offrendo tutto il supporto del Comune, nel suo piccolo, per un aiuto concreto a chi vive della propria attività.

"È il caso di dire basta – afferma Mariano Scognamiglio – il decreto c’è e non c’è, le regole sono impensabili e inattuabili, sono soggettive e non oggettive, a libera interpretazione, arriva un controllo e non si sa cosa succede. Basta. Siamo stanchi, non abbiamo avuto niente e non soltanto per noi ma per tutta la filiera; non possiamo assumere e saremo costretti a licenziare quelli che abbiamo. Investiamo in attrezzature e poi? Chi ci ripaga? Dove prendiamo i soldi? Pensiamo agli affitti accumulati, alle bollette da pagare, la gente oggi ha paura. Non siamo un bene di prima necessità, ma siamo un bene di convivio, per cui abbiamo bisogno che le regole siano chiare e certe."

 

 

 

"Mi viene un po’ da sorridere – dice Davide, ristoratore – ho letto dei manifesti 'dalla parte di chi non si arrende' vedo che ci sono i Ristoratori Toscana e partite Iva, non vedo associazioni di categoria. Sarebbe l’ora di sensibilizzare le associazioni in questo senso, che siano dalla parte di chi si sta impegnando per far valere i propri diritti, ci manca questa parte, che siano presenti anche loro nel nostro territorio"

 

 

"C’è un problema di stasi, c’è un problema nel ripartire e mantenere i costi della ripartenza – afferma Chiassai – le attività hanno bisogno di risposte, perché noi, come comunità, non possiamo pensare di vivere senza bar, senza ristoranti, senza i nostri esercizi di vicinato che sono l’anima della nostra comunità; non possiamo pensare che vengano sostituiti dall’E-commerce o dai centri commerciali, hanno bisogno di avere certezze e non rassicurazioni perché finora non hanno avuto fatti, sappiamo bene quanto le partite Iva non hanno vissuto di assistenzialismo e non vogliono viverlo oggi."

 

 

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