I gruppi di opposizione presentano compatti una mozione: i lavori di ripulitura del torrente Ponterosso, eseguiti a settembre per abbattere il rischio esondazioni, costarono 12mila euro. “Ma spettava al Consorzio di Bonifica, che avrebbe dovuto almeno programmare l’intervento, e non far finta di niente e lasciare alle casse del Comune la pulitura”
Fu con uno stanziamento straordinario di 12mila euro che, a settembre , il comune di Figline e Incisa mise in moto le ruspe per ripulire l'alveo del torrente Ponterosso, abbattendo così il rischio esondazioni di un corso d'acqua 'segnato' dalla vicenda dell'ormai noto ponte, di proprietà privata, sul cui diritto a rimanere lì si attende ancora la sentenza del Tribunale superiore delle acque.
E oggi sono proprio quei 12mila euro al centro di una mozione che unisce tutte le forze d'opposizione in una richiesta: "Il Consorzio di Bonifica restituisca quei soldi al comune". L'intervento di ripulitura, in effetti, sarebbe stato di competenza del Consorzio, al quale i cittadini pagano il contributo di bonifica. E infatti, al momento dello stanziamento dei soldi, il comune di Figline e Incisa precisò che "Il Comprensorio di bonifica, che aveva già programmato l’intervento anche se con diversa tempistica, provvederà ad individuare di intesa con il Comune un’altra opera da effettuare sui corsi d’acqua del territorio comunale di Figline e Incisa". Insomma, la cifra prevista per il Ponterosso, già ripulito dal comune, viene investita in un'altra opera.
Secondo i gruppi di opposizione, invece, il comune deve richiedere indietro quella somma. "Presentiamo questa mozione di fronte alla mancata volontà del comune di richiedere il denaro speso in modo urgente alcuni mesi fa, circa 12.000 euro, per ripulire il fiume Ponterosso da sterpaglie e piante, che senz’altro non avrebbero consentito il corretto deflusso del torrente, con rischi di esondazione, peraltro già avvenute negli anni passati". La mozione porta le firme di Roberto Renzi, Lorenzo Naimi, Valentina Trambusti, Simone Lombardi e Piero Caramello.
"Come noi tutti purtroppo sappiamo esiste da anni un balzello che viene utilizzato dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno per tenere i fiumi, specie quelli più pericolosi, puliti dalle sterpaglie e dalle piante che vi crescono all’interno. A nostro avviso spettava pertanto al Consorzio di Bonifica procedere alla pulitura del fiume Ponterosso, e non al Comune di Figline e Incisa. Rileviamo che finalmente si sia smesso di inseguire le streghe, figlie di ere ormai remote, ma sia stato deciso di ripulire un alveo ormai da anni inesistente: ciò però spettava al Consorzio di Bonifica, che avrebbe dovuto almeno programmare l’intervento visto l’alluvione dello scorso anno, e non far finta di niente e lasciare alle casse del Comune la pulitura".