I famosi 225mila euro della convenzione con Montevarchi Energia, che mancano nelle casse di Palazzo Varchi, dovranno essere recuperate da un avvocato. A portare alla luce l’ammanco era stato il movimento di opposizione, che oggi festeggia questo risultato
Una delibera di giunta che stabilisce di affidare un incarico legale per recuperare i crediti dovuti dalla società Montevarchi Energia Srl al comune di Montevarchi. Si tratta della famosa convenzione firmata con il gestore dell'impianto a biomasse di Levane, nella quale (tra le altre cose), si fissava un contributo di indennizzo che la società avrebbe dovuto versare al comune: in tutto, 250mila euro.
Una cifra suddivisa in rate, con tanto di scadenza temporale: e oggi l'intera cifra avrebbe dovuto già essere nelle casse di Palazzo Varchi. E invece no: di quei soldi, l'unico versamento effettuato è una tranche di 25mila euro. Ne mancano quindi 225mila. E per questo il movimento Prima Montevarchi aveva presentato un esposto alla Corte dei Conti.
E il gruppo di opposizione oggi festeggia questo risultato. "La giunta e il sindaco ha dovuto dare incarico ad un avvocato per riscuotere 225 mila euro dalla società Montevarchi Energie. E perché si sono mossi solo adesso, trascorsi circa un paio d'anni da quando si sarebbe dovuto incassare la somma? Semplice! Perché si è mossa Prima Montevarchi con esposti e comunicati. Mentre Grasso sbandierava urbi et orbi le analisi (datate e incomplete), Prima Montevarchi rovistava tra gli atti non trovando gli elementi imprescindibili che dovevano essere in possesso di comune e provincia e non li trovava. Uno scandalo senza precedenti, è trascorso un mese e tutti zitti! Incapacità, irresponsabilità ma non solo!".