Il Comune di Figline Incisa acquisisce, da Enel produzione spa, “Casa Le Borra”, un’area di 80 ettari al confine con il Comune di Cavriglia utilizzata in passato come colmata mineraria a servizio della vicina miniera di lignite di Santa Barbara. L?obiettivo è la riqualificazione della zona attraverso l’affidamento in gestione a terzi.
“Lo scorso novembre è stata attivata un’esplorazione di mercato, rivolta agli operatori interessati all’assegnazione dell’immobile, per recepire idee e soluzioni progettuali utili e compatibili con le caratteristiche del sito e con le previsioni urbanistiche di riferimento. Alla chiusura dell’avviso esplorativo, sono state tre le manifestazioni di interesse presentate, tutte per lo più orientate verso l’utilizzo dell’area per la realizzazione di impianti fotovoltaici, come del resto previsto dall’Amministrazione nel Piano strutturale. Questa destinazione dell’area sarebbe infatti in grado di garantire forniture di energia a prezzo contenuto alle aree produttive locali, con particolare attenzione al rilancio dell’area artigianale e industriale di Lagaccioni. Inoltre, l’acquisizione rientra in un più ampio progetto di riqualificazione e “rinaturalizzazione” dell’ex area mineraria di santa Barbara, rimasta a lungo abbandonata e senza destinazione dopo la sua dismissione”.
La Giunta comunale ha quindi deliberato per procedere alla redazione di un bando per l’affidamento a terzi della gestione di tutta o parte dell’area (per l’estensione idonea allo scopo), tramite contratto di durata trentennale che prevederà il pagamento di un canone annuale al Comune, per la realizzazione di impianti fotovoltaici.
“Finalmente siamo riusciti ad acquisire il terreno dell’area ‘Casa Le Borra’ – commenta la sindaca Giulia Mugnai – che rappresenta per il nostro Comune una grande opportunità di sviluppo. Ora, anche dopo aver raccolto alcune manifestazioni d’interesse per la gestione dell’area, procederemo alla redazione di un vero e proprio bando per l’assegnazione del terreno a terzi e per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Questo è un passo concreto per Figline e Incisa Valdarno verso la transizione ecologica e verso un futuro più sostenibile, senza contare che l’acquisizione dell’area porterà d’ora in poi un’entrata strutturale, che permetterà di fare ulteriori investimenti sul territorio stesso portando indubbi benefici in termini economico-finanziari sul bilancio comunale. Questa acquisizione rappresenta inoltre un importante avanzamento nel progetto di riqualificazione dell’ex area mineraria di Santa Barbara, che permetterà nel prossimo futuro di restituire alla collettività porzioni di territorio, prima sfruttate dalla miniera e poi abbandonate per molti anni, attraverso un progetto di ‘rinaturalizzazione’ dell’area stessa e la creazione di uno spazio fruibile da tutti i cittadini nel tempo libero, dedicato ad esempio al trekking, alla ciclabilità e a tutte quelle attività, sportive e non, che mettono le persone a contatto con l’ambiente”.