06, Luglio, 2024

Giardini dimenticati: i bambini senza più spazi dove giocare a pallone. E chiedono anche una rampa da skate

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I bambini rimangono con il pallone in mano. Ormai da anni, infatti, in molti campetti, che sono stati punti di aggregazione per intere generazioni di figlinesi, sono state tolte le porte e poco o niente è stato fatto per riqualificarli. In molte aree verdi regna il degrado e l’abbandono. E i bambini chiedono al Comune di rimettere anche una rampa da skateboard.

I bambini rimangono con il pallone in mano. Ormai da anni, infatti, in molti campetti, che sono stati punti di aggregazione per intere generazioni di figlinesi, sono state tolte le porte e poco o niente è stato fatto per riqualificarli.
 
Mentre in questi anni molto è stato discusso degli interventi agli impianti sportivi calcistici, diversi giardini storici del centro sono ormai finiti in disuso, in altri manca l'illuminazione e i ragazzi chiedono a gran voce anche uno spazio dove praticare skatebord.
 
Alla chiesa di Ponterosso fino a dieci anni fa c'era un giardino molto frequentato con tanto di porte proprio accanto alla parrocchia. Poi, con i lavori per le casse di espansione, i giardini sono stati ridotti e il campo da calcio è stato occupato dalla nuova opera.
 
Anche in viale Galileo, poco sopra piazza Serristori, vicino al cimitero, c'era un campo da calcio dove intere generazioni di bambini hanno trascorso i loro pomeriggi. Ora un grande deserto: anche qui le porte sono state tolte e mai sostituite, al centro una grande pedana di cemento, inutilizzata, così come tutta l'area verde adiacente. Dei vecchi giochi per bambini è rimasto solo uno scivolo logorato dal tempo.
 
Non va meglio in altri luoghi del paese. Il giardino Dalla Chiesa invece è tornato a nuova vita e soprattutto d'estate è luogo di ritrovo non solo degli anziani, per la presenza del centro sociale, ma anche felle famiglie, con un'area di sgambatura cani molto utilizzata. Il problema in questo caso è rappresentato dalla scarsa illuminazione.
 
I giardini Morelli invece saranno oggetto di lavori di riqualificazione nei prossimi mesi, nell'operazione di restyling dell'intera area delle ex Lambruschini.
 
Ma il problema rimane: i vecchi campetti polverosi che hanno contraddistinto la gioventù di molti ragazzi dei decenni passati, adesso – almeno a Figline – rimangono un miraggio mentre negli anni sono stati ristrutturati campi da calcio dilettantistici e realizzati campi da calcetto nelle frazioni.
 
A rimanere delusi non sono solo quei bambini che vogliono tirare due calci ad un pallone, ma anche i tanti che praticano skatebord. La tavola fa parte ormai delle tradizioni di Figline. Fin dalla fine degli anni '70 infatti c'è chi pratica skateboard nel capoluogo valdarnese, con alcuni ragazzi come Filippo Aglietti che sono riusciti a farsi anche conoscere fuori dal Valdarno. "Non c'è più una rampa dove praticare questo sport di strada" si lamentano i ragazzi.  Per anni è stata collocata nei giardini della scuola elementare Cavicchi.  Ma anche qui gran parte dell’area verde non è mai stata valorizzata e sta cadendo in disuso.
 
E così le decine di bambini e ragazzi che vogliono assecondare la loro passione sono costretti ad inventarsi percorsi improbabili nelle piazze della città, con i problemi che questo comporta. A maggio scorso li abbiamo visti alle prese con gli skate in piazza Salvo d'Acquisto, la piazza delle Poste. I residenti delle vie limitrofe sono infuriati e dopo venti minuti è intervenuta anche la polizia municipale che ha minacciato sanzioni. Chiedono a gran voce di installare una nuova rampa. In fondo basterebbe poco per renderli felici.
 

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