09, Dicembre, 2024

Gli Amici dell’Ottavo Giorno: l’impegno delle famiglie per i propri ragazzi con disabilità

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Gli Amici dell’Ottavo Giorno sono un’associazione che cura l’attività diurna rivolta a persone con disabilità. Nata nel 2009 per volontà delle famiglie dei ragazzi che frequentavano un centro diurno, il suo nome deriva dell’omonimo film del ’96, diretto da Jaco van Dormael, dove un ragazzo affetto dalla sindrome di down aiuterà un uomo a scoprire il senso della vita e le meraviglie del mondo.

Questa è un’associazione fortemente voluta dai familiari, – dichiara Marco Fazzuoli, amministratore di Ottavo Giorno – l’unica associazione che è all’interno di un centro diurno per ragazzi con disabilità gravi, meno gravi e gravissime. Il nostro obbiettivo è quello di reperire fondi per laboratori, che i ragazzi effettuano all’interno del centro: laboratori musicali, teatrali, pet-terapy e anche di cucina. Siamo regolarmente iscritti al Runts, abbiamo la nostra sede in via Michelangelo, a Montevarchi e siamo composti esclusivamente dai familiari dei ragazzi. I ragazzi che frequentano il centro sono ventisette, ma non lo fanno in contemporanea: alcuni vengono la mattina, altri il pomeriggio, altri ancora tutto il giorno. Il centro è gestito da una cooperativa, anche se il carico principale ce l’ha la ASL. Oltre ai laboratori interni, vengono organizzati anche laboratori esterni: ultimamente, per esempio, andiamo in questa fattoria didattica (sempre di proprietà della cooperativa che gestisce il centro) a Ramarella, vicino a Pergine. La nostra associazione principalmente cerca di reperire fondi per questi laboratori, molti sono tutti pagati da essa, per questo cerchiamo di partecipare a bandi per avere le risorse economiche; altri invece sono effettuati in modo gratuito da volontari, come il laboratorio di cucina, che è gestito da un volontario che viene un giorno alla settimana e fa laboratorio di cucina per i ragazzi. La cooperativa che gestisce il centro è la Koinè di Arezzo, ha una responsabile, mentre la parte gestionale spetta all’ASL del Valdarno.”

La responsabile del centro, Marta Menchi, ci fornisce ulteriori delucidazioni sulle attività svolte al suo interno:

“Il centro diurno Ottavo Giorno si rivolge alle persone che hanno disabilità. Le disabilità che troviamo qui dentro sono di vari livelli, ogni persona ha delle proprie caratteristiche e le attività sono volte a stimolare ciascuno di loro. Le attività che svolgiamo sempre durante l’anno che riescono a coinvolgere tutte le persone sono per esempio le attività di musica: alcuni sono in grado di suonare degli strumenti, altri di cantare, altri ancora partecipano stando nel gruppo. In questo periodo stiamo facendo anche un laboratorio con le scuole, dove incontriamo gli alunni delle classi elementari. Abbiamo un formatore che ci accompagna nelle scuole e attraverso di lui e attraverso la musica si riesce a incontrare i bambini e instaurare una relazione. I bambini poi sono molto curiosi, fanno anche delle domande sulla disabilità, sul perché le persone soffrono di certi problemi e le loro domande sono molto semplici e dirette, non hanno pregiudizi, perciò l’incontro avviene in maniera molto spontanea, si crea un impatto emotivo molto profondo. L’occasione è anche per noi perché ci consente di uscire dal centro diurno e di andare a frequentare i luoghi che il territorio offre, luoghi di vita normale, in cui si incontrano le persone del posto e quindi c’è un favorevole scambio, fra noi e loro.”

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