27, Dicembre, 2024

Giudice di Pace, il Ministro Orlando firma il decreto per il ripristino: ma nell’elenco non c’è Montevarchi

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Sancito l’addio definitivo al Giudice di Pace in Valdarno, sfumata anche l’ultima possibilità. A pesare nella decisione del Ministero è stata la mancata formazione del personale, che i comuni valdarnesi non hanno saputo nominare

L'addio definitivo al Giudice di Pace in Valdarno arriva con la firma del Ministro della Giustizia Orlando al Decreto dello scorso 27 maggio sul "Ripristino degli uffici del giudice di pace soppressi": una cinquantina di uffici che riprenderanno le loro attività da gennaio 2017. Ma in quell'elenco Montevarchi non c'è. 

Eppure l'opportunità, oggi sfumata, era invece concreta. Si legge infatti nel Decreto che "l’esame preliminare delle richieste formulate dagli enti interessati successivamente alla pubblicazione del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 192, entro il termine perentorio fissato dallo stesso provvedimento, ha consentito di valutare positivamente, ai fini della ammissione alla fase formativa del personale messo a disposizione dagli enti medesimi, le istanze dirette al ripristino degli uffici del giudice di pace di seguito indicati: Abbiategrasso, Acerra, Alì Terme, Amalfi, Amatrice, Barrafranca, Belvedere Marittimo, Capaccio, Cariati, Castel di Sangro, Castelnuovo di Garfagnana, Cetraro, Corato, Corigliano Calabro, Dolo, Empoli, Fasano, Ferentino, Fidenza, Filadelfia, Finale Emilia, Frattamaggiore, Gragnano, Grottaglie, Guardiagrele, Gubbio, Iglesias, Irsina, Lauro, Legnago, Legnano, Lungro, Macomer, Maddaloni, Melito di Porto Salvo, Molfetta, Montecorvino Rovella, Montevarchi, Nicotera, Oriolo, Ortona, Osimo, Pavullo nel Frignano, Polizzi Generosa, Pontecorvo, Portici, Rometta, San Benedetto del Tronto, San Giovanni in Fiore, San Giovanni Rotondo, San Sosti, Sansepolcro, Segni, Serra San Bruno, Sezze, Siderno, Subiaco, Taverna, Termoli, Tortolì, Tricarico, Venafro, Vizzini". 

Subito dopo, però, la precisazione che gela ogni aspettativa. "Il monitoraggio condotto, in fasi successive, ha consentito di verificare il mancato avvio della fase formativa per gli uffici di Fidenza, Melito di Porto Salvo, Montevarchi, Serra San Bruno e Taverna". 

Il punto, dunque, è proprio quello di cui si è discusso a lungo negli ultimi mesi. I comuni del Valdarno non hanno trovato la quadra, e non hanno saputo individuare i tre dipendenti da "prestare" alla Cancelleria dell'ufficio del Giudice di Pace, per garantirne la riapertura. Il Ministero chiedeva infatti ai comuni di farsi carico della sede e delle utenze (e Montevarchi avrebbe messo a disposizione l'ex tribunale) e del personale per la cancelleria, selezionandolo tra i dipendenti degli enti pubblici che, insieme, avessero promosso l'istanza di riapertura del Giudice di Pace. 

Ne servivano tre, in Valdarno aretino. Ne sono stati indicati soltanto due, ma uno non ha mai iniziato il corso di formazione, mentre il secondo lo ha abbandonato poco dopo il suo avvio. Senza la formazione per i dipendenti, e in sostanza senza i dipendenti, l'ufficio non può riaprire. 

Per ogni controversia da discutere davanti al Giudice di Pace, dunque, i valdarnesi dovranno andare ad Arezzo. Dalla contestazione delle sanzioni fino alle controversie condominiali, sono centinaia i casi che finiscono davanti a un Giudice di Pace. Senza contare che le sue competenze vengono addirittura estese con l'ultima legge delega di riforma della magistratura ordinaria. Per il Valdarno, dunque, l'ultimo addio ad un presidio di giustizia di prossimità, dopo la chiusura della sede distaccata del tribunale di Montevarchi. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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