Due esuli istriani nei due appuntamenti con cui, in Valdarno, è stato commemorato il Giorno del Ricordo. A confronto con i giovani delle scuole del territorio, perché la storia non venga dimenticata
Giulio Sabatti e Liana Sossi sono due profughi dell'esodo istriano, partiti giovanissimi alla fine della guerra e sistemati con le loro famiglie in due diversi campi di accoglienza, quello di Laterina per Sabatti, e l'ex convento di Sant’Orsola in via Guelfa a Firenze, per Liana Sossi. Sono stati loro i protagonisti, in Valdarno, di due iniziative dedicate al Giorno del Ricordo, istituito il 10 febbraio per commemorare le vittime delle foibe e ricordare l'esodo di migliaia di persone dalla Venezia Giulia e la Dalmazia.
Sabatti ha incontrato a Castelnuovo dei Sabbioni gli studenti delle classi terze della scuola media “Dante Alighieri”. L'iniziativa, curata dall'Amministrazione comunale, in collaborazione con l'Anvgd, si è svolta al Circolo Sociale di Castelnuovo, dove i ragazzi hanno ascoltato la testimonianza di Sabatti, sull'esodo e sulla vita nel campo di accoglienza di Laterina.
A Reggello, invece, Liana Sossi ha raccontato la sua storia agli studenti studenti della Scuola media del Comprensivo Guerri, convocati per l'occasione nella sede del Consiglio comunale a cui erano presenti le istituzioni e i consiglieri comunali. Anche in questo caso, il racconto della donna ha ripercorso la storia dell'esodo istriano e la propria esperienza nel campo di accoglienza, insieme alla sua famiglia.