Anche il Partito democratico di Montevarchi interviene nella polemica che si è accesa sulle sorti del giardino pubblico Altiero Spinelli, che lunedì sarà al centro di una Variante al Regolamento urbanistico in Consiglio. “Solo speculazione edilizia senza programmazione. Ecco il vero volto del centrodestra”
C'è anche la critica del Partito democratico, nell'elenco delle polemiche politiche che in questi giorni stanno riguardando le sorti dei giardini pubblici Altiero Spinelli, situati in fondo a via di Terranuova. Quel parco pubblico, già inserito all'interno dei beni alienabili del comune di Montevarchi, lunedì sarà al centro di una Variante al regolamento urbanistico che lo trasformerà, se approvata, in lotto libero edificabile.
"Un bel palazzo o un ennesimo centro commerciale al posto di un giardino pubblico", è il commento che arriva dalle consigliere Pd Elisa Bertini e Francesca Neri, e dal segretario comunale dell'unione Luca Agnolucci. "La Giunta Chiassai, oltre le feste, le foto e le premiazioni, mostra il suo vero volto puntando direttamente alla speculazione edilizia in una zona chiave della città. Il tentativo di trasformazione del giardino Spinelli in area liberamente edificabile non è accettabile. Senza nessuna programmazione urbanistica della città si traccia un colpo di spugna sull'unico spazio verde di un intero quartiere magari allo scopo di fare 'un piacere' al solito amico di turno".
Parla di cementificazione, il Pd di Montevarchi, e rincara la dose: "Riteniamo gravissimo quanto sta accadendo: già a dicembre avevamo votato contro e ci eravamo opposti alla possibile vendita dei giardini Spinelli. Adesso ci ritroviamo a dover accettare una variante urbanistica molto pesante per l'area a nord della città, già densamente popolata e carente di spazi verdi pubblici e assolutamente inutile visto il momento vissuto purtroppo dal comparto edilizia con centinaia di immobili invenduti di ogni tipologia". I membri del Pd di Montevarchi chiedono al sindaco Chiassai di "giustificare compiutamente la necessità di questa variante in Consiglio Comunale, e che piuttosto venga finalmente avviato un serio percorso di confronto per la redazione dei nuovi strumenti urbanistici scaduti da tempo: di questo la città ha veramente bisogno e non di assurde speculazioni edilizie".