Dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio sarà in funzione, come sempre, il servizio di ex guardia medica. Lavorerà anche in sinergia con l’Usca per i casi di contagio da coronavirus
Nei giorni di festa durante tutto il periodo natalizio, dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio, per assicurare le attività sanitarie normalmente svolte dai medici di medicina generale e pediatri di famiglia, sarà in funzione, come sempre, il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) in tutta la Toscana.
Considerando che proprio nel periodo natalizio potrebbe iniziare l’epidemia stagionale influenzale e che purtroppo i sintomi sono molto simili a quelli delle fasi iniziali dell’infezione Covid-19, è stato deciso che nell’orario diurno dei giorni festivi e prefestivi il servizio di continuità assistenziale sarà affiancato dalle Usca. Il loro intervento sarà decisivo nei casi dubbi e consentirà di eseguire al letto del paziente una corretta diagnosi differenziale tra sindrome influenzale e Covid-19. A questa organizzazione è stata affiancata la possibilità che il medico Usca e di continuità assistenziale possano avere un contatto telefonico diretto con lo specialista del reparto dell’ospedale di riferimento, anche per avvisarlo preventivamente dell’invio del paziente in ospedale.
Tutta questo permetterà di rafforzare in questi giorni festivi il servizio sanitario territoriale, senza influire sulle normali abitudini dei cittadini, che continueranno ad accedere al servizio di Continuità Assistenziale (la ex guardia medica) con le consuete modalità oggi in uso.
“La lotta al Covid – spiega l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini – va avanti su tutti i fronti, il virus non conosce ferie e noi non abbassiamo la guardia di un millimetro: dal testing alle analisi in laboratorio, dai drive-through alle centrali di tracciamento, tutta la filiera è e sarà sempre operativa, anche durante le festività. In assenza del proprio medico o pediatra di famiglia, il cittadino può rivolgersi, anche telefonicamente, alla guardia medica a cui è affidata la prescrizione del tampone, se necessario. In questa cornice si colloca la scelta di affiancare alla guardia medica le Usca, proprio per non sovraccaricare i medici di continuità assistenziale e potenziare le visite a domicilio, in completa sicurezza, soprattutto nei casi sintomatologicamente dubbi tra sindrome influenzale e Covid-19".