23, Novembre, 2024

Fondi per 42 milioni di euro dalla Regione per l’acquisto di nuovi autobus: arriveranno anche in Valdarno

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Con oltre 41.800.000 euro di investimenti nel 2022 sarà ulteriormente rinnovato il parco degli autobus circolanti in Toscana: lo ha stabilito la Giunta regionale con una delibera approvata su proposta dell’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli. L’obiettivo dell’investimento è migliorare la qualità dell’aria, l’affidabilità dei mezzi ed il comfort dei viaggiatori grazie all’abbattimento dell’età del parco mezzi e l’utilizzo di bus nuovi, con minori emissioni ed una qualità di servizio maggiore. Lo stanziamento che ha avuto l’ok della giunta servirà al rinnovo di circa 130 mezzi

I fondi assegnati attraverso la delibera derivano da risorse ministeriali stanziate con i decreti 81/2020, 223/2020 e 315/2021. Di queste, 37 milioni e 760mila euro vanno al gestore unico del lotto di trasporto pubblico regionale Autolinee Toscane spa; altri 750.038 euro andranno alla Città metropolitana di Firenze; i restanti 3 milioni e 300mila euro saranno ripartiti tra i ‘lotti deboli’, con l’assegnazione di 160mila euro ciascuno ai Comuni di Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda, Cavriglia, San Giovanni Vadarno, Talla, Cortona, Terranuova Bracciolini, Castel S.Niccolò, Subbiano, Loro Ciuffenna, Castelfiorentino, Fucecchio, Montaione, Montespertoli, Vinci, San Casciano in Val di Pesa, Firenzuola, Vicchio, all’Unione dei Comuni del Valdarno e della Valdisieve e 260.000 euro alla Provincia di Livorno.

“Il rinnovo del parco mezzi è uno dei punti di forze delle politiche regionali nell’ambito dei trasporti – spiega l’assessore Baccelli – La sfida della Toscana , sia in ambito ferroviario che in ambito di trasporto pubblico locale, è proprio quella di rendere sempre più ‘ecologici’ i mezzi che devono essere allo stesso tempo più giovani, più confortevoli, più affidabili. E soprattutto contribuire ad abbattere in maniera significativa le emissioni inquinanti, con effetti particolarmente apprezzabili nei grandi centri urbani. Il nostro rinnovo tuttavia non dimentica i centri più piccoli, per questo oltre al gestore del lotto unico regionale finanziamo anche i lotti a domanda debole”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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