Quelle più “in voga” negli ultimi mesi si basano su incidenti mai avvenuti, per i quali un sedicente avvocato chiede al malcapitato di turno, spesso un anziano, soldi: ma le truffe sono un fenomeno ancora molto diffuso. Finti avvocati, appunto, ma anche falsi marescialli dei carabinieri, o ancora finti tecnici di società che gestiscono i servizi, ogni scusa è buona per cercare di conquistare l’attenzione e la fiducia della propria vittima, entrare in casa o farsi consegnare soldi o gioielli.
Per questo il Comando provinciale dei Carabinieri di Arezzo ha organizzato sul territorio di competenza una serie di incontri informativi con la popolazione. A Montevarchi l’appuntamento sarà il 26 aprile alle ore 17.30 alla Ginestra.
Il Luogotenente dei Carabinieri Enrico Filippelli, Comandante della Stazione di Montevarchi, ha spiegato: “Il fenomeno delle truffe è molto diffuso a livello nazionale ma anche provinciale, ed è caratterizzato da tecniche e stratagemmi sempre nuovi da parte dei truffatori, per colpire il malcapitato di turno. L’interesse dell’Arma dei Carabinieri è di diffondere una serie di indicazioni utili per prevenire questo fenomeno, offrendo strumenti in più alla popolazione, in particolare agli anziani”.
“Sul territorio di Montevarchi – ha aggiunto – abbiamo individuato in almeno un paio di circostanze gli autori delle truffe, che sono stati deferiti all’autorità giudiziaria. L’invito è a fare sempre molta attenzione: ogni volta che si ricevono telefonate in cui qualcuno parla magari di incidenti e fa richieste di denaro, meglio chiamare sempre il 112 o almeno rivolgersi a un familiare, un vicino di casa, che possano dare una mano per non cadere nel tranello del truffatore di turno”.
“Il problema delle truffe si sta diffondendo in maniera significativa negli ultimi mesi – ha aggiunto il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini – grazie alla disponibilità del Comandante provinciale dei Carabinieri ci è stata data l’opportunità di organizzare anche qui a Montevarchi questo incontro informativo, per dare alla popolazione importanti informazioni per prevenire le truffe specialmente ai danni dei più fragili e dei più anziani. Si tratta di reati con un impatto pesante dal punto di vista sociale, gli anziani spesso dopo questi eventi si chiudono in sé stessi e mettono in discussione la propria vita sociale: non è solo un danno economico. Invitiamo tutti dunque a partecipare il 26 aprile all’incontro insieme al Comandante provinciale dei Carabinieri per capire come difendersi”.