24, Dicembre, 2024

Fimer, presentato un piano industriale, ma non convince. “Ennesima fumata nera”

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Un incontro lungo e tortuoso quello che si è tenuto oggi, dalla mattina al pomeriggio, tra la società Fimer, i sindacati, il Mise, ed il Comune di Terranuova. Un incontro però che non ha soddisfatto le organizzazioni sindacali di Fiom Cgil, Fim Cisl e UIlm Uil che, poi, nel tardo pomeriggio hanno parlato in assemblea con i lavoratori.

La società ha presentato una bozza di piano industriale che però non ha convinto i sindacati. Il 29 giugno l’azienda deve presentare un progetto concreto e credibile con la conseguenza del concordato oppure la vicenda prenderà altre direzioni. La delusione dei sindacati.

Davide Materazzi, Uilm Uil:  “E’ stato un niente di fatto. Dal prossimo 28 giugno l’azienda deve trovare le risorse necessarie altrimenti saranno solo difficoltà. Stanno cercando il coinvolgimento di altre aziende ma ancora non c’è niente di concreto. Certina continua ad esserci ed è positivo. Noi speriamo che abbiano in mano  le carte per un paino industriale dettagliato ma la situazione adesso è preoccupante. Abbiamo anche chiesto che venga portato Certina al tavolo delle trattative e chi eventualmente sia interessato a dare una mano”.

Ilaria Paoletti, Fim Cisl:Stamani all’incontro ennesima fumata nera. A 7 giorni dalla scadenza della procedura concorsuale non è emerso informazioni chiare di prospettiva. Una proprietà che non si sbottona e quando lo fa entra in contraddizione con le dichiarazioni fatte negli ultimi mesi. Ciò che stanno vivendo i lavoratori Fimer è una costante violenza psicologica di una proprietà che non sa, o non vuole fare sapere, dove vuole andare. Fino al 28 giugno non sapremo cosa presenteranno al tribunale. Dall’incontro di oggi durato quasi tutto il giorno abbiamo cercato di entrare nel merito sia del piano concordatario che del piano industriale. Sono state avanzate alcune cifre ipotetiche di copertura e un piano solo diretto ad un eventuale riequilibrio finanziario che non ci hanno permesso di approfondire. Rimanendo vaghi e generici”.

La foto è di repertorio

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