26, Aprile, 2024

Fimer, lavoratori e sindacati ancora in presidio. Il Vescovo di Arezzo Riccardo Fontana: “Il lavoro non si tocca”

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Attenzione alta sulla Fimer spa in vista dell’incontro di martedì prossimo con il Mise: dopo l’assemblea in piazza della Repubblica ed il presidio permanente dei lavoratori e dei sindacati dal 31 dicembre davanti ai cancelli dello stabilimento, oggi è arrivato anche il Vescovo di Arezzo Monsignor Riccardo Fontana. Una presenza importante la sua: ha celebrato la Santa Messa, espresso solidarietà verso i lavoratori e lanciato un messaggio diretto e preciso.

Monsignor Riccardo Fontana, Vescovo di Arezzo: “Chi mi conosce sa che il Vescovo Riccardo è sempre accanto alla gente, figuriamoci ai lavoratori che stanno facendo bene il loro lavoro e che adesso non riescono a portare a casa la sicurezza di continuare a lavorare. E’ una cosa terribile questa, non dobbiamo farla passare come una delle tante notizie. E’ un tema grande che merita una riflessione profonda. Credo che sia doveroso da parte di tutti fare ognuno la nostra parte. Il lavoro non si tocca”.

Ilaria Paoletti, Fim Cisl: “I lavoratori stanno portando avanti ormai da una settimana un presidio permanente, due ore al giorno per le normative Covid, per ribadire tutte le richieste in vista dell’incontro di martedì 11 gennaio al Ministero della Sviluppo economico. Richieste importanti nate da denunce sindacali che non vanno avanti da 4 mesi ma dal luglio 2019 quando ABB ha venduto l’intero business del solare ad un’azienda quattro volte più piccola”.

Sergio Chienni, sindaco di Terranuova: “Voglio ringraziare il Vescovo che ha accolto con celerità l’invito che gli abbiamo rivolto e nonostante lo scarso preavviso è qui a sottolineare la solidarietà verso i lavoratori. Ci tengo anche a ringraziare consiglieri, assessori e sindaci degli altri Comuni: è molto importante muoversi in maniera unitaria per tutelare i posti di lavoro. Qui alla Fimer e nell’indotto lavorano tantissimi valdarnesi e non solo. Ci tengo anche a ringraziare i lavoratori che hanno manifestato in maniera costruttiva, serena ma determinata. Ci siamo mossi unitariamente per far valere le nostre ragioni. Auspichiamo che il Ministero dello Sviluppo economico faccia altrettanto perchè tra diretti e indotto sono in ballo 800 posti di lavoro”.

“L’azienda ha di fatto attivato la procedura di concordato in bianco, vediamo come procederà ma c’è assolutamente bisogno che il Ministero svolga la sua funzione e controlli perchè le misure adottate siano in favore dei lavoratori e della continuità aziendale e non di altre ragioni. Noi manteniamo un giusto livello di preoccupazione perchè è vero che il settore del solar sta procedendo bene ma purtroppo mentre i competitor accrescono i loro fatturati qui la produzione ha subito fortissimi rallentamenti, quindi significa che ci sono condizioni da migliorare in maniera importante e la proprietà fino ad oggi non ha fatto in  modo che queste condizioni migliorassero”.

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