30, Giugno, 2024

Fimer, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil: “Sarebbe gravissimo che invece di pagare gli stipendi fossero stati retribuiti consulenti e collaboratori”

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Fimer: su alcune voci che stanno circolando in merito agli stipendi Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, prendono posizione e il segretario generale della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini, scrive ai magistrati di Milano.

“Scriveremo alla procura di Arezzo e al Tribunale di Milano che ha in carico il procedimento per il concordato preventivo, perché accertino i fatti e verifichino se corrispondono al vero le voci che circolano attorno alla Fimer di Terranuova Bracciolini”, afferma Alessandro Beccastrini.

Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil: “Mentre ad oggi quasi 400 lavoratori sono in attesa dello stipendio, nonostante siano attori principali, necessari e fondamentali per garantire la ripresa e continuità produttiva, voci insistenti parlano di bonifici e pagamento di retribuzioni cospicue a collaboratori e consulenti”.

“Se queste voci fossero fondate – continuano i sindacalisti- in un momento drammatico in cui l’azienda rischia il crac e i dipendenti lo stipendio, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo e ad un comportamento irresponsabile. L’ennesimo. Come quello di prosciugare la poca cassa a disposizione non certo per comprare componenti e dar conforto alle maestranze ma per anticiparsi compensi”.

“A tal proposito, come organizzazioni sindacali, abbiamo chiesto al consiglio di amministrazione una smentita ufficiale e immediata, con atti a supporto e dimostrazione della non percezione di reddito a titolo di consulenze e collaborazioni in giugno 2023 e fuoriuscite di cassa con rendicontazione pagamenti. Ma non abbiamo finora ricevuto alcuna risposta.”

“Noi non sappiamo ovviamente se queste voci siano vere – concludono Alessandro Beccastrini – ma è certo che contribuiscono ad aumentare grandemente la tensione in un momento difficilissimo e delicatissimo. Per questo chiediamo che chi ha il potere e il ruolo per farlo le verifichi ed eventualmente consenta di smentirle, riportando un briciolo in più di tranquillità tra i lavoratori.”

 

 

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