22, Novembre, 2024

Figline, chiude il “Valdarno center, ortopedia sanitari”: una cittadina interviene, il sindaco Mugnai risponde

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Chiude a Figline il “Valdarno center, ortopedia sanitari” realtà partecipata dalla Farmavaldarno spa di cui a sua volta il Comune di Figlien Incisa ha il 75% delle azioni. Emanuela, una cittadina, interviene sui social e con una lettera aperta, il sindaco Giulia Mugnai risponde.

“Per noi disabili è una grossa perdita che ci obbliga, per chi ne necessita, a spostarsi a San Giovanni Valdarno o Firenze. Vorrei ricordare che la sanitaria era indirettamente legata a Lei in quanto partecipata dalla Farmavaldarno SPA di cui il comune di Figline e Incisa Valdarno detiene circa il 75% del capitale, è pertanto evidente che senza il suo assenso detta chiusura non sarebbe avvenuta. Da alcuni anni (10) frequento la sanitaria e nel tempo ho visto un sempre crescente abbandono ed una mancanza di aggiornamento della struttura da addebitare a chi doveva gestire l’innovazione; e chi era che doveva gestire? Il risultato è che per il paese e dintorni mancherà un servizio e 3 dipendenti sono stati licenziati. Tutto questo nel silenzio più assoluto.Forse un tempo passato tale scelta sarebbe stata oggetto di un dibattito, adesso non più, tutto nel massimo silenzio”.

Alla cittadina risponde il sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai: “Sono dispiaciuta per le questioni che la signora lamenta, tuttavia è doveroso precisare che stiamo parlando di un punto vendita che da tempo ha registrato perdite d’esercizio, legate a multipli fattori tra i quali anche una scarsa accessibilitá e l’assenza di un parcheggio: tutte motivazioni che hanno portato ad una riflessione e ad un necessario ripensamento dei servizi offerti dalle nostre società partecipate. Come Comune, infatti, abbiamo l’obbligo di controllare e verificare in maniera costante e precisa l’operato delle società partecipate, per prendere decisioni consapevoli. Sostenere le difficoltà economiche della sanitaria “Valdarno Center”, magari a scapito della società FarmaValdarno, che ha un bilancio in salute e che continua a crescere, offrendo sempre più servizi (ne è un esempio la nuova Farmacia comunale di Incisa, di recente apertura), non sarebbe in alcun modo tutelante dell’interesse pubblico”.

“Questo perché il bilancio di FarmaValdarno entra a far parte anche del bilancio consolidato dell’ente comunale e non possiamo ammettere perdite economiche che rappresenterebbero un vero e proprio danno erariale. Ovviamente, essendo un ente pubblico, oltre agli aspetti economici e di bilancio valutiamo anche e soprattutto quelli sociali, che sono al centro del nostro interesse primario. Proprio per questo motivo ci siamo attivati affinché la vendita di materiale ortopedico e sanitario (già effettuato, ad oggi, anche in altre sedi) venga ampliata e potenziata. Intanto, ricordo che sul nostro territorio è già possibile trovare ampia scelta in altri punti vendita delle nostre farmacie comunali, collocati tra l’altro in zone meglio servite e più raggiungibili e accessibili, come la farmacia Serristori o la parafarmacia interna alla Coop, entrambi luoghi interessati da recentissimi miglioramenti sia strutturali che nel servizio (come la meccanizzazione del magazzino della Serristori e l’arredamento della parafarmacia della Coop). Pertanto, di fronte ad un punto vendita che è costretto a chiudere, l’ obiettivo di questa amministrazione non è mai stato quello di privare i cittadini di servizi essenziali, ma anzi di ripensarli, rendendoli ancora più accessibili e di facile fruizione”.

“Mi rammarica, infine, dover sapere di una lettera indirizzata a me solo a mezzo stampa, considerando che chi scrive si rivolge spesso ai nostri uffici per avere informazioni e richieste, trovando sempre puntuale risposta. E mi dispiace che la scrivente non riconosca il valore delle azioni amministrative portate avanti in chiave sociale nel suo comune di residenza, che è uno di quelli in cui si investe maggiormente in questo settore, come dimostrano gli oltre 2 milioni di euro che, ogni anno, stanziamo nel bilancio comunale per questo tipo di politiche, per supportare le fragilità e non lasciare indietro nessuno. Invito volentieri Emanuela ad incontrarci per poterne parlare di persona e ricordo, comunque, che per ogni esigenza i cittadini possono prendere appuntamento con me in qualsiasi momento, contattandomi a mezzo social o tramite gli uffici comunali: la mia porta, per loro, è sempre aperta”.

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