Il sindaco di San Giovanni replica alle accuse rivolte da Confcommercio sul posizionamento dei banchini durante le fiere e i mercati. “L’amministrazione comunale non vuole entrare nella ‘dialettica’ tra le associazioni e vigilerà perché gli impegni presi siano rispettati, ma non vuole neanche che gli siano imputate responsabilità che non sono certo ascrivibili alla stessa”
A Maurizio Viligiardi le dichiarazioni del presidente della Confcommercio sangiovannese Paolo Mantovani e della reponsabile Laura Cantini non sono proprio piaciute e oggi replica. I due esponenti dell'associazione di categoria, infatti, tornando sul tema del posizionamento dei banchini durente le fiere e i mercati avevano affermato tra le altre cose: "Il sindaco non mantiene le promesse" e "Il Sindaco dovrà rispondere in prima persona alle lamentele degli imprenditori".
Il sindaco di San Giovanni replica: "mi pare inaccettabile un attacco del genere nei confronti del sottoscritto".
"Una polemica strumentale su un argomento verso il quale l'amministrazione comunale, comprendendo le ragioni dei commercianti, si è adoperata perché fosse risolta la situazione agendo nei confronti dei due unici soggetti che organizzano gli eventi in Corso Italia: la Confcommercio e il Centro Commerciale Naturale, del quale la Confcommercio fa parte insieme alle altre associazioni di categoria. Per questo non si capisce la necessità di emanare un regolamento al posto del quale pare sufficiente un accordo tra gli organizzatori come è previsto per il mercato del sabato".
"Tra l'altro, nell'ultimo incontro che è stato fatto proprio lo scorso giovedì 19 maggio tra le associazioni che aderiscono al Centro Commerciale Naturale, al quale la Confcommercio era presente, la questione è stata affrontata con l'impegno da parte di chi ha la responsabilità della segreteria organizzativa, cioè la Confesercenti, di prevedere l'alternanza della disposizione dei banchi a partire dai prossimi appuntamenti, cioè i mercoledì di luglio".
Maurizio Viligiardi conclude: "L'amministrazione comunale non vuole entrare nella 'dialettica' tra le associazioni e vigilerà perché gli impegni presi siano rispettati, ma non vuole neanche che gli siano imputate responsabilità che non sono certo ascrivibili alla stessa".
