Sabato scorso a Bucine la festa finale del progetto che prevede la collaborazione di cittadini, associazioni e amministrazione comunale per la cura e rigenerazione dei beni comuni. Ecco le otto proposte di patti di collaborazione che saranno firmati nei prossimi giorni
Sabato scorso a Bucine, presso il parco fluviale San Salvatore, si è tenuta la festa finale dei beni comuni per il progetto "Un paese da condi-vivere", che prevede la collaborazione di cittadini, associazioni e amministrazione comunale per la cura e rigenerazione dei beni comuni. Il piano è finanziato dall’Autorità per la Promozione alla Partecipazione della Regione Toscana.
Nella prima parte del pomeriggio sono stati installati i cestini per la raccolta differenziata realizzati dall'Associazione La Trama di Gaia insieme ai ragazzi del doposcuola, poi la consegna delle magliette alle 'Sentinelle del parco' e degli attestati di cittadinanza attiva. La scorsa estate l'associazione è stata la prima a firmare il patto di collaborazione con il comune di Bucine per la gestione e la cura del Parco Fluviale.
Successivamente sono state presentate le proposte dei patti di collaborazione tra cittadini, associazioni e amministrazione: saranno firmati nei prossimi giorni e avranno durata di un anno, poi verrà deciso se e come procedere in base all'esperienza. L'iniziativa è stata attivata da 30 comuni in Toscana e da 100 a livello nazionale.
Otto i patti di collaborazione individuati (sette presentati nella galleria fotografica):
- due gruppi di cittadini hanno proposto di riqualificare le aree verdi a Bucine di via del Risorgimento e via Dossetti, con l'impegno a curarne la manutenzione e ad organizzare iniziative;
- la Proloco e la Filarmonica di Pietraviva si sono offerte per la ristrutturazione di un Madonnino lungo la Provinciale 540;
- l'associazione Eva con Eva ha proposto di dipingere una panchina in ogni frazione del comune contro la violenza di genere;
- un cittadino di Duddova ha confermato la propria disponibilità alla sistemazione e pulizia di una strada bianca del paese;
- alcuni residenti di San Pancrazio con il Circolo Arci e la Bottega hanno proposto un patto per la valorizzazione del Centro Interculturale e del nuovo Museo della Memoria, curandone l'apertura;
- l'associazione gli Amici del Torrione ha illustrato la proposta di coinvolgere alcuni soggetti con problemi di socializzazione e a rischio di emarginazione sociale nell'apertura al pubblico della torre di Galatrona, in collaborazione con i servizi sociali del comune;
- la proposta arrivata ancor prima dell'avvio del progetto regionale è stata presentata da quattro associazioni per una piccola area verde sopra la piazza di Bucine che hanno offerto la loro disponibilità per sistemarla e gestirla, organizzando eventi aperti al pubblico.
Ogni patto di collaborazione contribuisce alla manutenzione di un bene comune da parte di un'associazione o di un gruppo di cittadini volontari, per rendere così quello spazio fruibile dalla cittadinanza, oltre a contribuire a incrementare il senso di comunità, rispetto e impegno a salvaguardarlo.