Stabilimento aperto fino al 31 dicembre 2018, poi scatta la Cassa integrazione per cessazione. Incentivi all’esodo e ai pensionamenti, fondi anche per favorire la reindustrializzazione con le assunzioni: ecco cosa prevede il testo che la scorsa notte ha chiuso una durissima trattativa
Una trattativa estenuante al Ministero dell'Economia, andata avanti per ore per ottenere quello che i sindacati, oggi, definiscono il miglior accordo possibile nella vertenza Bekaert, viste le premesse che si erano delineate dal 22 giugno scorso. L'Accordo tra le parti completa la procedura di licenziamento collettivo avviata da Bekaert. La riunione, a cui hanno partecipato la Bekaert e le organizzazioni sindacali, è stata coordinata da Carmen Toscano di Arti, l'Agenzia regionale toscana per l'impiego ed il verbale finale è stato firmato anche dal consigliere del presidente Rossi per i problemi del lavoro, Gianfranco Simoncini. Ecco quali sono i dettagli dell'accordo siglato nella notte, e che sarà ora sottoposto al voto dei lavoratori.
Cassa integrazione per cessazione, per tutti
L'intesa prevede che sarà possibile concedere a tutti i lavoratori la Cassa integrazione guadagni straordinaria e dare avvio alla fase di reindustrializzazione del sito produttivo di Figline.
Al lavoro fino a dicembre
L'accordo prevede la continuazione dell'attività produttiva e quindi il pagamento dello stipendio ai dipendenti fino al 31 dicembre prossimo, e l'attivazione della Cigs a partire dal 1 gennaio e fino al 31 dicembre 2019. Lavoratori, organizzazioni sindacali e istituzioni hanno quindi circa 15 mesi di tempo per dare un futuro di occupazione ai 318 lavoratori della Bekaert.
Reindustrializzazione
Per il sostegno alla reindustrializzazione, Bekaert si impegna, tramite il proprio Advisor, a promuovere progetti presentati da terzi che non siano suoi concorrenti, ad eccezione del settore Hose Wire (tubi flessibili). Dovranno presentare piani industriali solidi. Fattori prioritari di valutazione della loro accettabilità saranno il mantenimento dei livelli occupazionali, la leadership del proponente nel settore di appartenenza e tempistiche accettabili.
Sconti per chi reindustrializza e assume
Per favorire questo processo, Bekaert si impegna a praticare una sconto sul prezzo di vendita del sito direttamente proporzionale alla forza lavoro riassorbita, nella misura di 40.000 euro per ogni lavoratore reimpiegato.
Il Governo si impegna a coinvolgere Invitalia la sua Agenzia per gli investimenti produttivi, per sostenere i progetti degli investitori, in sinergia con la Regione Toscana e con le altre istituzioni. Insieme renderanno disponibili tutti gli strumenti e gli incentivi possibili secondo la legge.
Politiche per il lavoro
In ordine alla riqualificazione del personale sarà la Regione a fare la parte principale, attraverso le sue politiche attive per il lavoro, volte a permettere agli ex dipendenti Bekaert di acquisire le competenze richieste dai nuovi investitori.
Per il loro ricollocamento attivo verrà realizzato un programma di continuità occupazionale che prevede un incentivo di 10.000 euro per i nuovi imprenditori di aziende di Figline e aree limitrofe per ogni dipendente nuovamente assunto tra i 318 licenziati.
Incentivi a esodo e pensionamenti
Nell'intesa firmata a latere, sottoscritta soltanto dalle organizzazioni sindacali e dall'azienda, si definiscono le condizioni per la concessione degli incentivi all'esodo. Si va dalla corresponsione di 6 mensilità per chi ha un'anzianita inferiore ai 15 anni fino ad arrivare alle 24 che spetteranno a coloro che vantano una presenza in azienda superiore ai 25 anni. Tremila euro di incentivo sono previsti per coloro che durante la cassa integrazione matureranno il diritto alla pensione.
La Bekaert relazionerá trimestralmente a Governo, Regione e organizzazioni sindacali sullo stato di attuazione del Piano di riassunzione e reindustrializzazione.