26, Giugno, 2024

Ferie forzate e riprogrammazione del lavoro alla De Angeli: “Confronto partito male”, denunciano Cgil e Rsu

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Filctem Cgil Firenze e RSU dell’Istituto De Angeli di Reggello su tutte le furie. “Al rientro i dipendenti si sono trovati con ferie forzate e nuove tensioni. Inizia male il confronto tra sindacati e direzione aziendale sulle prospettive future dell’azienda”

"Il confronto comincia male". Cgil e Rsu dell'Istituto De Angeli di Reggello commentano amaramente gli ultimi sviluppi che hanno interessato i lavoratori dello stabilimento di Prulli. E così l'attesa del confronto istituzionale con la proprietà dell'Istituto De Angeli è stata segnata da un primo segnale che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, è quantomeno preoccupante. 

"Per l'ennesima volta – scrivono in una nota Filctem Cgil Firenze e Rsu – rileviamo un atteggiamento provocatorio e irrispettoso da parte della dirigenza nei confronti del ruolo sindacale e nei confronti dei lavoratori stessi". Cosa è successo? "Dopo qualche ora dell'incontro in regione del 17 dicembre scorso, l'azienda ha comunicato una programmazione del rientro dalla sosta natalizia, per i dipendenti di produzione, molto diversa rispetto a quanto era già concordato in un accordo sindacale".

"Una riprogrammazione che ha comportato, per molti, l'imposizione di ferie forzate con un conseguente incremento della tensione sociale in azienda", scrivono i rappresentanti sindacali. "Una condotta che ha confermato la poca propensione dell'attuale direzione aziendale e ad ascoltare le raccomandazioni di buon senso avanzate dalle istituzioni nel corso dell'ultimo incontro".

Regione, Città metropolitana, Comune, sindacati e azienda si erano lasciati con l'impegno di avviare un confronto prima di tutto coinvolgendo la proprietà della De Angeli. "Data l’imminenza di un importante incontro che verrà convocato dalla Regione con la proprietà , Gruppo Fareva, sulle sorti dello stabilimento, questo comportamento corre il rischio di minare le possibilità di dare corso al confronto sulle prospettive produttive dello stabilimento", sottolineano i sindacati.

"Ricordiamo che fino ad oggi, nonostante un atteggiamento responsabile da parte delle forze sindacali e di tutti i lavoratori che si sono dimostrati disponibili ad una discussione costruttiva e civile sui problemi aziendali sia in sede di Confindustria che in sede istituzionale, in cambio abbiamo ottenuto soltanto un Piano Industriale debole e inesatto. Perciò – concludono Cgil e Rsu – attendiamo con ansia l’arrivo della proprietà, per avere chiarezza sulle sorti dello stabilimento, per capire quale sarà il nostro futuro che ad oggi preoccupa tutti i dipendenti".
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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