27, Dicembre, 2024

Farmacie: riorganizzazione del personale. I sindacati scrivono al sindaco. Viligiardi e il consiglio intervengono

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Le Rsu aziendali, i dipendenti e le organizzazioni sindacali territoriali hanno sollecitato con un comunicato il sindaco di San Giovanni e il consiglio comunale sulla riorganizzazione che prevederebbe la sostituzione del personale non laureato delle farmacie con quello laureato

Nasce il caso Farmacie a San Giovanni. I dipendenti, le Rsu aziendali e le organizzazioni sindacali territoriali con un comunicato annunciano il licenziamento del personale non laureato e la sostituzione con quello laureato.  Per questo hanno chiesto l'intervento del sindaco e del consiglio comunale sangiovannese che, nella seduta di ieri sera, hanno raccolto l'appello e approvato un documento nel quale si chiede alla società, l' Admenta spa, di tornare sui propri passi.

"Admenta spa ha comunicato la volontà di riorganizzare il personale delle farmacie licenziando il personale non laureato ( commessi) per poi sostituirlo con dottori farmacisti- scrino dipendenti, Rsu e sindacati nel comunicato – Le motovazioni di Admenta non sarebbero di tipo economico ma esclusivamente organizzativo, infatti i numeri di Farcosan ad oggi sono a posto. In questa procedura la volontà aziendale sarebbe di 'accompagnare' i dipendenti interessati alla pensione".

E sul futuro dei dipendenti, poi, Rsu e Sindacati continuano e precisano:

"Purtroppo ciò che viene loro proposto è un prezzo alquanto caro da pagare. Il dipendente full – time ( pensione prevista nel 2018) dovrebbe optare per 'l'opzione donna' della legge Fornero rinunacindo a vita al 30% della pensione netta, il dipendente part – time, invece, (pensione prevista nel 2021) avrebbe comunque tre anni scoperti".

"Vogliamo anche segnalare che il cambio di contratto tra Assofarm a Federfarm ci ha ulteriormente penalizzato in quanto Assofarm prevedeva la tutela dell'art. 18, fondamentale in momenti come questo, anche nelle imprese con meno di 15 dipendenti. Ci risulta che il cambio di contratto sia stato discusso in C.d.A con argomentazioni da parte di Admenta alquanto discutibile, se vogliamo davvero avere uno strumento di tutela per i lavoratori e cittadini del nostro territorio  sarebbe opportuno capire cosa è successo e recuperare l'applicabilità del C.C.N.L Assofarm".

Dipendenti, Rsu e Sindacati  si appellano al sindaco in quanto detentore della titolarità delle farmacie e al consiglio comunale "affinchè si diano conclusioni diverse a questa vicenda, evitando danni e ingiustizie ai lavoratori e vittadini di San Giovanni". 

Il sindaco Maurizio Viligiardi e il consiglio comunale all'unanimità hanno approvato un documento con il quale si chiede ad Admenta di rivedere le proprie posizioni.

Far.co.san spa, società a capitale pubblico minoritario che gestisce due farmacie di San Giovanni, nasce nel 2000 dalla trasformazione dell'azienda farmaceutoca speciale. Dal 2002 è divenuta una S.p.a ed è posseduta all'80% dall'allora Gehe Italia adesso Admenta spa, società del gruppo tedesco Celesio AG con sede a Stoccarda. Il comune di San Giovanni detiene il 20% delle azioni pari a 102.400 euro.

 

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