L’anno scorso la produzione di olio fu azzerata dalla mosca olearia. Ad un mese dalla raccolta, le previsioni per l’annata 2015 sono buone: merito in parte del clima ed in parte delle misure messe in campo dagli olivicoltori. E, dopo un’edizione di stop, tornerà anche la rassegna di Reggello: “Speriamo che sia l’anno del riscatto”.
Reggello e tutto il Valdarno sperano che sia l’anno del riscatto. Dopo la tragica annata 2014, cresce l’attesa per la raccolta delle olive che dovrebbe entrare nel vivo tra poco più di un mese. Un anno fa esatto la situazione assunse i contorni di una tragedia collettiva: le olive erano a terra, spolpate dalla Bactrocera oleae, la mosca olearia. L’effetto di una pazza estate che fece proliferare il terribile insetto su tutto il territorio nazionale.
A Reggello, ma anche negli altri paesi del Valdarno, la produzione fu letteralmente azzerata: poco conveniente raccogliere le poche olive sane rimaste e, soprattutto, di pessima qualità. E così, mentre i rimasugli delle annate precedenti sono andati a ruba, in questi mesi i produttori hanno incrociato le dita. I primi segnali sono positivi: se l’inverno mite non ha aiutato, per fortuna sono arrivate le settimane roventi di quest’estate appena conclusa a limitare gli effetti ed il proliferare della mosca.
Gli olivicoltori hanno poi fatto il resto, mettendo le mani avanti e monitorando costantemente la situazione con trappole e trattamenti chimici o biologici, a seconda delle produzioni, seguendo settimanalmente i bollettini regionali: “Siamo un’azienda biologica e non sono per questo ammessi insetticidi: abbiamo effettuato tre trattamenti a base di calce e rame dall’inizio dell’estate – racconta Cristiano Ricci, dell'Azienda Agricola I Sergenti – L’anno scorso non abbiamo effettuato il raccolto, la qualità era pessima. Quest'anno, nel complesso ci aspettiamo, un buon raccolto più a livello qualitativo che quantitativo. Dovremmo iniziare la raccolta intorno al 20 ottobre”.
"Una maggiore attenzione da parte degli agricoltori"
“Ci sono due aspetti da sottolineare – spiega Lorenzo Venturi, responsabile dell’ufficio ambiente di Figline e Incisa, e presidente dell’Associazione del Museo della Civiltà di
Gaville – Il primo, è la maggiore attenzione all’andamento climatico e allo sviluppo delle infestazioni da parte dei produttori, che hanno ricevuto informative dettagliate e puntuali dalla Regione. Il secondo dal punto di vista epidemiologico: le settimane centrali dell’estate sono state secche e questo ha limitato i voli delle mosche che sono stati sempre molto contenuti e non hanno mai superato soglie critiche: si sono registrate tre generazioni, di cui l'ultima praticamente insignificante, contro le 4-5 dello scorso anno. Ma è necessario ancora per una settimana tenere gli occhi aperti”.
“Una buona qualità ma anche quantità – è la previsione di Venturi – anche se il peso delle olive sarà contenuto non essendoci state piogge di rilievo”.
Qualche problema solo lungo la costa
Il monitoraggio regionale dice però che il pericolo della mosca non è del tutto scampato: in diverse zone della Toscana, soprattutto sulla costa, non mancano i problemi. Per fortuna la Toscana non è – almeno per il momento – interessata dalla Xylella che ha messo in ginocchio il Salento e che – a maggio – mise in apprensione anche la nostra regione, per un caso sospetto registrato in Liguria.
La Rassegna dell'Olio Extra-vergine di Oliva di Reggello
Dopo un anno di stop tornerà ad essere organizzata anche la Rassegna dell'Olio Extra-vergine di Oliva di Reggello. La 42° edizione, venne annullata: è stata la prima volta nella lunga storia della manifestazione, principale vetrina dell'oro verde. Nemmeno la grande gelata del 1985 bloccò la manifestazione.
Per questo il Comune e gli olivicoltori sono al lavoro per organizzare un'edizione super, come annuncia l'assessore all'Ambiente Giacomo Banchetti: "Le notizie che arrivano sono fortunamente positive, speriamo per questo che sia un anno di riscatto per la nostra produzione. La rassegna dell'extra-vergine è in programma dal 30 ottobre al primo novembre, prevista la partecipazione di 12 espositori e varie iniziative dedicate all'olio. A cominciare da tre importanti convegni". L'edizione 2015 festeggerà anche il ritorno della corsa podistica Firenze-Reggello.
Il bollettino regionale
"I dati del monitoraggio della mosca sul territorio regionale di questa settimana evidenziano un’infestazione attiva in generale leggero aumento con una forte crescita concentrata in alcune aree olivicole, prevalentemente del grossetano, livornese, pisano e della lucchesia. Non mancano circoscritte aree dell’interno con valori sopra soglia. In linea di massima l’aumento dell’infestazione è portato da un netto aumento delle ovodeposizioni, quindi segno dell’inizio di una generazione".
Situazione provinciale
"Rispetto alla scorsa settimana i dati evidenziano un aumento delle ovodeposizioni in alcune aree monitorate, con la conseguente presenza di nuove zone sopra la soglia di intervento.
Considerato l’avanzamento della maturazione è utile iniziare a fare le dovute valutazioni in relazione ai tempi di carenza dei prodotti larvicidi e dei rameici, di circa 30 gg (accertarsi sull’etichetta del prodotto commerciale da acquistare). Infatti con l’esecuzione di un trattamento nei prossimi giorni, comporterebbe poter raccogliere dalla seconda metà di ottobre, quindi sarebbe l’ultima occasione sulle varietà o negli areali a maturazione precoce. Tutto ciò non vuol dire che deve essere fatto il trattamento a tutti i costi, ma successivamente sarà possibile difendere le olive con strategie/prodotti differenti e a ridotto periodo di carenza. Cosa, quest’ultima che va considerata e messa in atto con tutte le cautele del caso".
"DIFESA ricordiamo che i fori di uscita (fori di qualche mm di diametro visibili ad occhio nudo) sono i fori praticati dall’adulto per fuoriuscire dall’oliva, quindi non sono un elemento utile al posizionamento dei trattamenti larvicidi, che risulterebbero inutili".