Il direttore generale della Asl8 interviene nella gara di solidarietà per la ricerca contro la Sla. “Il nostro modello assistenziale per i malati di SLA ha ricevuto in questi giorni apprezzamenti importanti quanto inaspettati, ma sono convinto che quel modello, valido qualitativamente, sia ulteriormente migliorabile”
"Bene l’IceBucketChallenge è un fenomeno mediatico sicuramente utile per accendere i riflettori sulla malattia e favorire la raccolta dei fondi per la ricerca sulla SLA. Anch’io, chiamato in causa dal dottor Vivoli, ho partecipato volentieri a questa campagna con una piccola donazione all’AISLA e spero vivamente che le altre persone che poi nominerò – seppur in modo collettivo – vogliano seguire questa strada perché la ricerca sulla SLA, come per molte altre malattie rare così invalidanti, ha bisogno di fondi per continuare a progredire e dare speranza agli ammalati ed alle loro famiglie".
Il direttore generale della Asl8, Enrico Desideri, chiamato in causa nella gara di solidarietà per la ricerca in favore della lotta alla sclerosi laterale amiotrofica sottolinea l'importanza dell'iniziativa ma anche la necessità di impegnarsi ancora di più nell'assistenza ai malati e alle famiglie.
"Credo che si possa e si debba andare oltre le secchiate e le donazioni. Ed è questo, quello che ho chiesto stamani mattina al gruppo di lavoro sulla SLA della nostra Azienda. Il nostro modello assistenziale per i malati di SLA ha ricevuto in questi giorni apprezzamenti importanti quanto inaspettati, ma sono convinto che quel modello, valido qualitativamente, sia ulteriormente migliorabile. Se ci riusciremo, sarà questo il contributo più significativo – al netto delle donazioni personali che restano importanti – che l’ASL8 potrà dare alla lotta contro questa malattia".
"E mi permetto di rivolgere un appello ai colleghi direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere toscane affinché, anche nelle rispettive aziende, si compia un analogo sforzo. Allo stesso tempo, rivolgo a tutto il personale della Asl l’invito a mettersi a disposizione della locale sezione dell’AISLA offrendo un po’ del proprio tempo libero e secondo le proprie competenze, in favore di chi ne ha bisogno. Il 21 settembre prossimo – ha concluso Desideri – è la giornata nazionale SLA. Può essere quello un appuntamento importante per concretizzare questo auspicio".