Dopo l’arrivo di altri profughi il capogruppo della Lista civica Nuova Reggello interviene chiedendo chiarezza all’amministrazione comunale
Nell'agosto dell'anno scorso aveva chiesto chiarezza all'amministrazione comunale sull'arrivo di tredici profughi al Saltino di Vallombrosa perchè ritenuto una forzatura da parte di Regione e Prefettura, adesso il capogruppo della Lista civica Nuova Reggello, Elisa Tozzi, torna all'attacco.
In tutto sinora sono stati 63 quelli accolti: “Ora l’Amministrazione ci dica con chiarezza quanti ancora ne dovremo accogliere perchè altrimenti la situazione rischia di diventare ingestibile. Reggello non può trasformare la propria montagna in un dormitorio per immigrati”.
Tozzi continua: “Vogliamo sapere cosa ci aspetta, visto che è di questi giorni la notizia che il Governo intende distribuire nuovi profughi nei territori dei piccoli Comuni e che nel prossimo futuro saranno le comunità locali a doversi far carico di queste situazioni, i cui costi sociali (oltre che economici) rischiano di diventare insostenibili. Non possiamo più accettare che il Comune rimanga inerme di fronte a questo fenomeno, né è possibile che l’Amministrazione sia ignara delle iniziative della Prefettura; se davvero fosse così, sarebbe ancora più preoccupante perché vorrebbe dire che il Comune di Reggello non sa neppure chi arriverà sul proprio territorio e dunque mi chiedo come sia possibile, in questo modo, anche solo tutelare la sicurezza dei cittadini e garantire un controllo adeguato su chi arriva e chi resta".
Elisa Tozzi continua sottolineando anche il problema della sicurezza messa a rischio dalla carenza di organici delle forze dell'ordine. Poi ricorda l'interrogazione presentata a giugno:
"Il 30 giugno ad una mia espressa interrogazione, l’assessore rispose che per adesso vi erano presenze limitate a Reggello anche se non erano esclusi in futuro altri arrivi: pochi giorni dopo sono arrivati 40 profughi a Vallombrosa. Difficile credere che questi arrivi non fossero già stati comunicati perché se così fosse sarebbe molto grave. Né può essere un’alibi il fatto che siano dei privati cittadini a rendere disponibili gli alloggi perché se l’Amministrazione, legittimamente, nega la disponibilità ad accogliere l’arrivo di altri profughi sul proprio territorio, semplicemente la Prefettura individuerà altri privati in altri Comuni per gli alloggi".
Il capogruppo della Lista civica Nuova Reggello conclude chiedendo all'amministrazione comunale: "un “no” deciso alla Prefettura ed alla Regione Toscana, che ha imposto una politica dell’accoglienza al limite del sostenibile per gli Enti locali, anche dove non ce n’erano le condizioni. Un Comune ha il diritto ed il dovere di scegliere come governare e gestire le presenze sul proprio territorio, anche pagandone un costo in termini politici, se questo serve a garantire e tutelare i propri cittadini".