Sull’arrivo di 13 ragazzi bengalesi nel territorio di Reggello interviene la capogruppo della Lista civica Nuova Reggello, Elisa Tozzi. “Non si possono obbligare gli enti locali ad accogliere se in certi comuni non c’è possibilità di reperire strutture adeguate, come invece sta obbligando a fare la Regione Toscana”
Sull'arrivo dei migranti, provenienti dal Bangladesh, al Saltino di Vallombrosa interviene la capogruppo della Lista civica 'Nuova Reggello', Elisa Tozzi: la consigliera dell'opposizione, in maniera particolare, critica l'atteggiamento di Regione Toscana e Prefettura che avrebbero imposto al comune l'accoglienza di 13 persone.
"Scelta di emergenza, certamente non felice per ubicazione e periodo dell'anno e frutto di una forzatura di regione e prefettura. Non si possono obbligare gli enti locali ad accogliere se in certi comuni non c'è possibilità di reperire strutture adeguate, come invece sta obbligando a fare la Regione Toscana. Non è neppure pensabile che gli enti locali possano sopperire ancora per molto ad un sistema che rischia il collasso se non verranno trovate soluzioni adeguate a livello nazionale ed internazionale per affrontare questo vero e proprio esodo di massa. Nessuno nega accoglienza ma devono sussisterne le condizioni senza forzature ed è indispensabile considerare anche la sensibilità e gli interessi della comunità locale anche per evitare possibili tensioni ed ingiustificate tensioni".
"È bene dire che Reggello rientrava tra i 146 comuni toscani che non avevano dato disponibilità ad accogliere i profughi. In consiglio comunale, nel mese di giugno, su nostra richiesta, fu lo stesso assessore Bruschetini a confermare la indisponibilità – impossibilità a reperire alloggi per la sistemazione dei migranti. Se si decide di accogliere, un sistema già oneroso per il nostro Paese deve dare garanzie di adeguatezza ed anche di trasparenza nelle modalità di gestione".
Dopo aver appreso la notizia dell'arrivo dei 13 uomini, in età compresa tra i 17 e i 28 anni, nei giorni di Ferragosto la consigliera Tozzi si è recata negli alloggi di proprietà dei monaci al Saltino per conoscerli.
"Nessuno parla italiano. Nel loro paese lavoravano in alberghi, in ristoranti o avevano un proprio negozio. La struttura del Saltino dove adesso sono è ubicata a 1000 metri ma questi ragazzi sono vestiti in maglietta ed infradito da mare. Mi ha stupito che alcuni di loro prima di arrivare in Sicilia fossero arrivati dal Bangladesh a Dubai via aereo e poi in Libia dove hanno atteso due mesi prima di imbarcarsi. Sostengono di essere emigrati dal loro paese per motivi politici e sperano di ottenere lo status di rifugiato in Italia. Hanno riferito di essere in Italia già da due mesi alloggiati ad Impruneta ed ora, data l'emergenza, sono stati trasferiti a Reggello dove si occupa di loro una cooperativa che li rifornisce di cibo per i pasti principali e ne cura i bisogni nell'immediato come ad esempio i vestiti. All'interno dell'alloggio in vista dell'inverno pare non siano attualmente funzionati i riscaldamenti e non è dato sapere, neppure ai migranti, quanto tempo dovranno restare al Saltino".
La sistemazione dei 13 bengalesi potrebbe essere momentanea visto che per il periodo invernale non vi sarebbero le condizioni di un'accoglienza ottimale. Elisa Tozzi continua:
"Pare evidente che si tratta di una sistemazione che presenta delle criticità dunque mi chiedo come Reggello potrebbe affrontare un ulteriore arrivo di profughi se già per 13 persone si manifestano queste difficoltà di reperimento di strutture adeguate, difficoltà delle quali credo dovrebbe essere informata la stessa Prefettura ed anche la Regione Toscana, che ha imposto un vero e proprio diktat ai comuni reticenti all'accoglienza, senza ponderare alcunché. A tutto questo si aggiunge l'inquietudine dei cittadini, spesso non adeguatamente informati neppure dall'amministrazione. Soprattutto non sembrano esserci soluzioni adeguate che possano quantomeno arginare questa ondata migratoria senza precedenti, alimentata dalla criminalità internazionale e da quanto sta accadendo nei paesi arabi con l'avanzata dello stato islamico".
"Da parte nostra, come gruppo consiliare, da subito presenteremo una interrogazione in consiglio sulla vicenda ma sopratutto manterremo personalmente un contatto diretto con il responsabile della cooperativa che assiste i migranti per seguirne il percorso, per capire il futuro di queste persone anche nell'interesse dei cittadini reggellesi".
La consigliera della Lista civica 'Nuova Reggello' conclude:
"Vogliamo capire come l'amministrazione intenderà affrontare questa emergenza, perché gli sbarchi continui di questi mesi richiederanno uno sforzo sempre maggiore da parte degli enti locali, letteralmente obbligati a farsi carico dell'accoglienza ma non sempre in grado di farlo in modo adeguato. Per questo intendiamo promuovere un incontro aperto alla cittadinanza, anche per evitare che si creino situazioni di ingiustificata tensione".