Una riforma ampiamente criticata e discussa che ha visto per anni protagonista l’ex ministro del lavoro Elsa Fornero. L’intervento al Moby Dick Festival ha dato occasione di tratteggiare sotto vari aspetti gli effetti della legge Fornero
"Quando sei sull'orlo del baratro finanziario non puoi adagiarti sulla lentezza della norma, se la febbre sale devi prendere subito l'antibiotico. In quel caso la febbre era alta e non si poteva andare con gradualità." È così che l'ex ministro del lavoro, Elsa Fornero, ricorda la riforma delle pensioni del 2011, un argomento ampiamente trattato e fortemente criticato negli anni che ha avuto ripercussioni politiche e persino personali per il ministro del governo Monti.
Fornero ha ricordato con tristezza i momenti in cui ha subito molti attacchi personali verso lei stessa e la sua famiglia: "La risposta a come ci si sente ad essere un bersaglio? Ci si sente abbastanza male, bisogna imparare a conviverci. Ho scoperto da ministro e anche dopo di avere un buon equilibrio, ma per la mia famiglia e i miei nipoti è stato pesante scoprire cosa volevano dire i cartelloni con scritto 'vergogna' e la mia fotografia.. Ci si sente male quando tua figlia lavora in ospedale come oncologa e riceve lettere con su scritte fandonie oppure riceve mail di una violenza inenarrabile. Quando è tua figlia a riceverle, questo non fa piacere, non è civile, non è più esprimere dissenso."
Fornero ha poi ricordato la chiamata dell'allora presidente del consiglio Monti per ricoprire la carica di ministro del lavoro: "In quel momento pensai, qui il paese comincia un percorso nuovo, abbandonando quella politica che si era immeserita tra i fautori del Berlusconismo e quelli contrari al Berlusconismo. Non immaginai che fosse una cosa così dura, quando sono arrivata lì nelle stanze dei ministeri la sensazione continua era quella di mancanza di soldi. Avremmo avuto i soldi il giorno dopo per pagare la spesa pubblica? Ospedali, scuole, forze dell'ordine, giustizia, pensioni… A noi sarebbero mancati e bisognava fare in fretta".