14, Novembre, 2025

Elezioni regionali, Carbini candidato per “Casa Riformista per Giani Presidente”. “Un atto di responsabilità per la mia terra”

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Francesco Carbini, da tempo attivo nel civismo, ha deciso di candidarsi nella lista “Casa Riformista per Giani Presidente”, come indipendente e civico, alla elezioni regionali del 12 e 13 ottobre.

Per quale motivo ha scelto di candidarsi per una lista a sostegno di un candidato espressione diretta del Pd, considerato i suoi trascorsi politici e le sue aspre critiche che spesso ha rivolto al Partito Democratico?

“Il candidato è espressione diretta di una alleanza che vuol governare bene la nostra Regione. Giani, che condivide le mie origini nel riformismo socialista, rappresenta il perno di questo progetto. Le mie critiche al sistema di potere del Partito Democratico restano valide, perché non sono mai state fini a sé stesse ma orientate a migliorare il rapporto tra politica e cittadini, e a contrastare una gestione autoreferenziale che ha spesso amministrato male, trascurando i bisogni reali dei territori”.

Le è stato chiesto di candidarsi o è stato lei a fare un passo in avanti?

“Dopo un periodo di grande lavoro per la costruzione di un’alternativa civica regionale e la mancata presentazione della lista, è stato naturale che la mia figura venisse considerata. Avrei potuto scegliere la via più comoda, declinando l’invito ma sono convinto che il civismo che rappresento da più di quindici anni nella mia città – e non solo -, non può rassegnarsi a essere spettatore passivo o mera testimonianza. Questa è l’occasione di portare la nostra esperienza, maturata tra i cittadini e per il territorio, al governo della Toscana, e non potevo tirarmi indietro”.

Come concilierà questa sua scesa in campo a sostegno di Giani con il suo ruolo all’interno delle Liste Civiche Sangiovannesi?

“Le Liste Civiche Sangiovannesi sono un’esperienza unica: un modello di libertà, trasversalità e coraggio che non teme il confronto. Se per ben due volte siamo arrivati al ballottaggio contro il Partito Democratico è perché i cittadini hanno riconosciuto in noi non un’opposizione ideologica ma un’alternativa di merito, capace di contrastare la mala amministrazione. La mia candidatura non tradisce questo spirito, ma lo porta a un livello superiore. Proprio per onorare la nostra storia di indipendenza, ho deciso di autosospendermi da ogni incarico nelle Liste Civiche Sangiovannesi, in “Patto Civico intra Tevere et Arno” e nel coordinamento de “L’Altra Toscana””.

Cosa risponderà a chi l’accuserà di aver fatto il cosiddetto “salto della quaglia”?

“Risponderò con la mia storia: una storia di coerenza politica . Sono un socialista riformista che ha saputo abbracciare, con pragmatismo e senza dogmatismi, un civismo “di scopo”. Non ho mai cambiato idea per convenienza, ma ho sempre affrontato i percorsi più difficili perché ritengo la coerenza comportamentale la bussola di ogni vero politico. E le mie scelte sono sempre state premiate dalla fiducia dei cittadini. Per questo sono certo che anche stavolta, chi saprà guardare oltre la superficie capirà che il mio non è un “salto”, ma un passo in avanti, un atto di coraggio e responsabilità per la mia terra”.

Carbini, poi, continua presentando la propria candidatura

“Ho deciso di mettere la mia esperienza, maturata in anni di impegno amministrativo al servizio della mia San Giovanni Valdarno, a disposizione della nostra Regione, candidandomi alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, con la “ Casa Riformista per Giani Presidente “. Lo faccio come professionista, come cittadino e come uomo che crede in una politica non dei proclami, ma dell’ascolto e della concretezza. Il mio impegno è una promessa che porto avanti da una vita: ascoltare le necessità del nostro territorio. Non per assecondare le frustrazioni del momento, ma per cogliere l’essenza dei bisogni reali e tradurla in risposte concrete. Credo che la politica possa e debba ancora essere essere lo strumento per eccellenza della speranza e del futuro, non una cassa di risonanza per la rabbia e il senso di abbandono”.

“Il mio programma si fonda su pochi punti fermi. La dignità di ogni persona. Le vecchie e nuove povertà stanno dilagando come un’ombra sulla nostra società, eppure le Istituzioni non sempre forniscono risposte e risorse adeguate. Il mio obiettivo è far sì che la politica torni a occuparsi di chi ha più bisogno, senza lasciare nessuno indietro. La forza del merito. Credo che il talento, il duro lavoro e il coraggio di investire – in ambito professionale e imprenditoriale -, debbano essere onorati e premiati. Non con facili promesse ma con leggi precise e chiare che sostengano e premino chi ogni giorno crea valore per la nostra comunità. La voce dei territori. Il nostro Valdarno ha un’identità precisa e problemi specifici che devono essere portati all’attenzione della Regione. Mi batterò per una sanità di prossimità che non lasci soli i cittadini, con una diversa governance che riporti le ASL a livello provinciale. Sarà prioritario anche lo sviluppo delle infrastrutture, a cominciare dal completamento della terza corsia autostradale in Valdarno, con l’impegno di farla progettare e finanziare almeno fino a Chiusi-Chianciano”.

“L’anima della nostra Provincia, con i suoi distretti industriali – in particolare quello oro-moda – e le sue aree rurali, linfa vitale della nostra economia. Senza dimenticare mai che l’arte, la cultura e il turismo sono il cuore pulsante di questa terra, un tesoro inestimabile che merita di essere valorizzato di più e meglio, cercando e mettendo in circolo le migliori energie. La salute del nostro territorio. Per troppo tempo le ferite causate da anni di discarica hanno compromesso il nostro futuro. È tempo di un risarcimento: non solo economico – attraverso indennizzi per San Giovanni e il Valdarno -, ma soprattutto con un ripristino ambientale definitivo. L’impegno è per un monitoraggio continuo delle emissioni e degli agenti inquinanti, con una vigilanza costante sul registro dei tumori, perché la salute dei cittadini è il bene più prezioso. La sicurezza e la coesione sociale, che non sono una mera questione di ordine pubblico o uno slogan da campagna elettorale. Si nutrono del senso di comunità che possiamo ritrovare solo in centri storici vivi, curati. Per questo, serve un grande progetto, con investimenti mirati a sostenere le attività economiche che ne sono il cuore pulsante e che svolgono una vitale funzione sociale. Parallelamente, dobbiamo affrontare con fermezza il disagio sociale e giovanile. Le dipendenze, dalla droga all’alcolismo, sono una sfida che richiede un’azione decisa: progetti seri, che agiscano con forza sia sul piano della prevenzione che su quello della repressione. Insieme, possiamo far sì che il nostro Valdarno e la nostra Provincia non si limitino a guardare il futuro, ma lo costruiscano”. 

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