23, Dicembre, 2024

Educazione stradale per i 43 migranti di Villa Viviana. L’impegno della Polizia Municipale

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Secondo i dati dalla Prefettura di Firenze i protagonisti maggiori degli incidenti stradali sono gli anziani e gli stranieri, questi ultimi perchè non conoscono le norme del nostro codice della strada. Per questo Polizia Municipale e Amministrazione comunale di Figline Incisa hanno pensato di organizzare veri e propri corsi di educazione stradale per i 43 migranti del Cas “Villa Viviana” di Poggio alla Croce.

Nelle scorse settimane, infatti, tutti hanno seguito una lezione di sicurezza stradale a cura della Polizia municipale di Figline e Incisa Valdarno, con un focus sui comportamenti da tenere in qualità di utenti della strada. Il percorso formativo proseguirà anche nelle prossime settimane quando la Polizia municipale fornirà agli ospiti del Cas delle brochure multilingue, realizzate grazie all’ausilio del mediatore culturale di “Villa Viviana”.

“L’obiettivo – spiega il vicecomandante Sarri, che ha sviluppato il progetto– è quello di fornire ai ragazzi indicazioni utili per comprendere quali sono i comportamenti da tenere su strada, in qualità di pedoni, ciclisti e potenziali conducenti di veicoli, dal monopattino elettrico fino alle auto. Proprio per questo motivo, oltre alle guide sulla sicurezza stradale e in accordo con il Cas, non appena le competenze linguistiche lo consentiranno, abbiamo intenzione di proseguire il percorso formativo con la prospettiva di arrivare al conseguimento della patente AM, il cosiddetto patentino”.

“Ringrazio la Polizia municipale per aver messo a disposizione il proprio tempo per le attività formative non solo nelle scuole del territorio, dove sono in corso lezioni che vedono coinvolti 375 alunni, ma anche al Cas – commenta l’assessora alla Polizia municipale, Elena Cencetti- Si tratta di un segnale di grande sensibilità che va ben oltre lo spirito di servizio, perché impegna il nostro personale in attività di prevenzione, in modo da evitare che comportamenti scorretti possano generare pericolo per gli altri utenti della strada e sanzioni per chi li applica. Una pratica che è stata vista in maniera particolarmente positiva anche nell’ultimo incontro in Prefettura, dedicata all’analisi dei sinistri nell’area metropolitana, durante la quale è emerso che a commettere infrazioni sono per lo più anziani e stranieri. Un dato che non solo ci spinge a continuare sulla strada della formazione ma che dimostra, come sottolineato anche in sede di incontro dalla Prefetta stessa, la bontà di questa nuova progettualità formativa”.

“Come Amministrazione comunale crediamo molto nel valore della formazione, anche come mezzo per promuovere l’inclusione sociale – ha sottolineato la sindaca Mugnai-. Ed è proprio per questo motivo che abbiamo accolto con molto piacere la proposta della nostra Polizia municipale, e in particolare del vicecomandante Sarri, di avviare questo percorso di educazione e sicurezza stradale, perché rappresenta per questi ragazzi il primo approccio normativo al nuovo contesto in cui vivono. Si tratta di una nuova tappa del progetto Migranti che, dopo la collaborazione dell’associazionismo territoriale in attività di socializzazione, svago e manutenzioni, vede ora impegnati i ragazzi nell’acquisizione di nuove conoscenze, che saranno senz’altro utili nella vita quotidiana”.

“Così come succede nelle scuole del territorio – afferma il comandante Alessandro Belardi – l’approccio che utilizziamo è quello di educare a come si sta in sicurezza su strada, in modo da formare i cittadini in chiave preventiva anziché intervenire in chiave sanzionatoria. Un’opportunità per formare i cittadini grandi e piccini e fornire loro gli strumenti per orientarsi e comprendere quali sono le normative vigenti sul territorio ma anche quali sono i compiti della Polizia municipale, alla quale è possibile rivolgersi per questioni attinenti al territorio comunale”.

Massimo Cappelli, refernte Cas Villa Viviana: “Il progetto è quello di avvicinare gli utenti richiuedenti asilo alle regole della circolazione italiana visto che loro vengono da paesi dove spesso non ci sono regole. Cerchiamo di insegnargli come si viaggia per la strada in sicurezza”.

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