Dopo l’arresto di uno dei dei due rapinatori dell’Ufficio postale di San Polo, in possesso della refurtiva, i carabinieri stanno ancora cercando il secondo fuggiti attraverso i boschi. I racconti dei presenti alla rapina
Rapinatori forse giovani e un po' maldestri quelli che hanno messo in atto la rapina all'Ufficio postale di San Polo in Chianti, piccolo paese nel Comune di Greve ma a due passi da Figline. Hanno lasciato l'auto troppo distante nel parcheggio e si sono fatti cadere anche la pistola scacciacani nel mezzo del colpo. Così mentre i carabinieri della compagnia di Figline dalla mattina stanno setacciando il territorio dopo averne trovato uno e inseguendo ancora l'altro, ci sono i racconti di coloro che hanno erano presenti nell'ufficio.
I due rapinatori hanno l'atteso il portavalori con le pensioni. Un presente racconta: "Sono entrato e dopo poco la porta dietro di me si è aperta di nuovo. Credevo fosse un'altra persona che si metteva in fila invece mi sono voltato e ho visto due passamontagna e qualcosa in ferro luccicare nella loro mano. Uno è rimasto alla porta per bloccarla, l'altro è entrato e gli è caduta la pistola. L'ha ripresa ed è andato al bancone chiedendo i soldi: ha arraffato le mazzette che gli ha dato la dipendente e insieme al complice è fuggito verso l'auto lasciata nella via dove è il parcheggio".
L'uomo racconta, poi, della paura scatenata tra la gente presente, delle lacrime di qualcuno e della rabbia di altri. Lui decide di uscire dall'Ufficio postale per chiamare i carabinieri, alcuni invece inseguono i due rapinatori.
"Nel frattempo abbiamo udito colpi di pistola e visto uno dei due banditi fuggire verso l'Ema. Poi sono arrivati i carabinieri. Certo – continua – erano rapinatori un po' improvvisati: la pistola che cade, la macchina parcheggiata perbene, in un posto con visibilità zero per fare retromarcia. Infatti sono stati costretti a fuggire a piedi. È stata anche la reazione della gente a farli andare via. Da quando abbiamo la vigilanza io ho l'icona del pronto intervento di Figline sul desktop del cellulare per chiamare subito i carabinieri. La tempestività è importante".
E i carabinieri nella mattina hanno arrestato uno dei due rapinatori, quello in possesso dei 16.000 euro portati via. Dell'altro ancora nessuna traccia ma le ricerche continuano.