23, Luglio, 2024

Disservizi dei pendolari, Casucci (Lega): “Dalla Regione risposte insufficienti”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

“Treni vecchi, ritardi, mancate agevolazioni per gli utenti. Passano gli anni ma la situazione per i pendolari del Valdarno continua ad essere critica. Purtroppo pochi i segnali di miglioramenti, ma almeno una proposta raccolta: nuove formule di abbonamento adeguate ai lavoratori in smart working parziale”. Così il consigliere regionale della Lega Marco Casucci commenta la risposta ricevuta da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Stefano Baccelli a una sua interrogazione sulle problematiche del trasporto ferroviario nel Valdarno.

“Molte ammissioni, poche rassicurazioni. Delle tre questioni su cui ho insistito, e cioè la necessità di nuovi mezzi, i disservizi sulla Direttissima e i ritardi causati dai treni ad Alta Velocità, la Giunta regionale ha di fatto ammesso che non si è fatto abbastanza, promettendo miglioramenti per i prossimi mesi. Circa i nuovi mezzi sulla linea, ad esempio, ha candidamente ammesso che degli otto nuovi treni Rock messi in servizio da dicembre 2019 ‘alcuni, pur in modo saltuario, sono e saranno utilizzati sulla linea aretina’. Una evidenza ben nota ai pendolari, come noti sono i problemi sulla direttissima per i quali la Giunta promette per i prossimi mesi ‘una congrua riduzione dei disservizi’.”.

“Per quanto riguarda i ritardi – conclude il consigliere leghista – i dati del primo semestre 2021 sembrano segnare un miglioramento rispetto al crescente crollo della puntualità registrato nel periodo pre-pandemia. Resta da vedere se sarà confermato anche quando la situazione tornerà completamente a regime. Ed è quel che sperano i pendolari valdarnesi, da troppo tempo penalizzati da una scarsa attenzione per questa importante linea ferroviaria. Restiamo tutti in attesa che le promessi si traducano in fatti, come ad esempio la creazione di un nuovo abbonamento per pendolari adeguato alle nuove esigenze dei lavoratori ancora alle prese con forme di smart working parziale”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati