19, Aprile, 2024

“Discoteca sì, ma con rispetto delle regole anti-Covid”. L’appello della Asl ai giovani per l’estate

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L’appello lanciato da Maurizio Spagnesi, Direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl Sud Est: “Ragazzi, metteteci la testa, rispettate le regole

Un'estate in cui prestare particolare attenzione dopo l'emergenza sanitaria da Covid-19, nel rispetto delle regole anticontagio: arriva dalla USL Toscana Sud Est un appello rivolto in particolare ai giovani, in cui si ricorda l'importanza di attenersi alle misure e alle norme anti-covid, soprattutto nelle località turistiche, ma anche in locali come le discoteche. 

In linea con gli indirizzi contenuti del DPCM del 7 agosto scorso, l'Azienda sanitaria riporta l'attenzione sui corretti comportamenti da tenere all'interno delle discoteche e anche sull'organizzazione degli spazi e del personale, affinchè il divertimento sia garantito, unitamente alla protezione dalla diffusione del Covid. Le indicazioni si applicano alle discoteche e ad altri locali simili, destinati all’intrattenimento serale e notturno.

Tra le norme da osservare, resta valido per tutti e sull'intero territorio nazionale l'obbligo, per i clienti e per il personale, di indossare la mascherina sempre nei luoghi chiusi e nei luoghi aperti quando non sia possibile garantire la distanza di almeno un metro tra le persone; e quello di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o igienizzarle con appositi gel disinfettanti, oltre al divieto di assembramento. All'ingresso del locale, le persone potranno sottoporsi alla misurazione della temperatura da parte del personale e accedere in maniera ordinata e distanziata.

Una volta dentro, sottolinea la Asl, dovrà essere mantenuta la distanza di 1 metro nelle aree comuni e almeno di 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo. "Nell'interesse della comunità e della propria salute, è quindi auspicabile che i ragazzi che vogliano trascorrere serate in discoteca si adeguino a queste poche e semplici regole che non inficiano in alcun modo lo svago e il divertimento".

I gestori o proprietari dei locali hanno il dovere di predisporre un'organizzazione conforme a quanto previsto dalla normativa: gli spazi interni devono essere ripensati in modo da evitare, per quanto permesso, assembramenti, con percorsi il più possibili separati, prevedendo per esempio un'entrata e un'uscita distinte. Personale dedicato si occuperà della sorveglianza del rispetto del distanziamento interpersonale adeguato rispetto alla capienza del locale e del corretto uso della mascherina. 

Oltre a garantire la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle superfici, nel locale dovranno  essere disponibili prodotti per l’igiene delle mani, in più punti. Anche la tecnologia può venire in aiuto per ridurre le file di persone tramite la prenotazione e il pagamento online del biglietto d'entrata.

“Noi professionisti della Asl – afferma il dottor Maurizio Spagnesi, direttore del Dipartimento Prevenzione della Sud Est – abbiamo ribadito molte volte quanto sia fondamentale il rispetto delle misure anti-contagio, ma ripeterlo non fa mai male, soprattutto in riferimento ai giovani che in vacanza tendono a trasgredire maggiormente le regole. Mi rivolgo in particolare a loro, chiedendo di 'metterci la testa' e di pensare alle possibili conseguenze di infrangere le regole. Anche se siamo usciti dalla fase acuta dell'emergenza, la situazione non va presa alla leggera, anzi va tenuta alta la guardia". 

"Bisogna fare appello al senso di responsabilità di ognuno, perchè solo con un'unità di intenti e collaborazione potremmo preservare la nostra salute e le nostre strutture ospedaliere dal ritorno di una nuova ondata pandemica. Allo scopo di promuovere il rispetto delle regole di prevenzione, è importante anche predisporre una adeguata informazione sulle misure anti-Covid nei luoghi di maggiore aggregazione come le discoteche e sulle procedure da seguire al verificarsi di determinate situazioni, come il contatto con un caso positivo o il rientro dall'estero, comprensibile anche ai cittadini di altra nazionalità”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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