A inizio settembre le dimissioni dell’ormai ex vicesindaco di Bucine, che al momento non è stato rimpiazzato in giunta. Ma per il “Gruppo Terranostra” è l’evidenza di profonde spaccature e di problemi irrisolti legati al bilancio
Risalgono ad un mese fa, circa, le dimissioni dell'ormai ex vicesindaco di Bucine, Massimo Scala: nel frattempo in giunta il sindaco Tanzini ha deciso di redistribuire le deleghe, non si prevedono infatti nuove nomine, né è stato ancora nominato il nuovo vicensindaco. Tanzini ne ha dato notizia all'ultimo consiglio comunale, ma ora monta la polemica politica, sollevata dall'opposizione del Gruppo Terranostra.
"Nell’ultima seduta del Consiglio si è materializzata la spaccatura presente ormai da tempo all’interno della maggioranza e del Partito Democratico locale; la seduta si è aperta infatti con la comunicazione da parte del Sindaco delle dimissioni del suo vice Massimo Scala dovute a motivi personali; la realtà invece è tutt’altra – sostiene l'opposizione – in quanto lo stesso ex vicesindaco ha fatto pervenire una comunicazione in cui si fa presente che le dimissioni scaturiscono da motivazioni di carattere politico: in particolare si fa presente come all’interno di questa Giunta vi sia da tempo un clima di tensione derivante da eccessi di protagonismo, e che vicende di natura personale siano state utilizzate, da qualche amministratore, per mettere in difficoltà lo stesso Vicesindaco".
"La questione – aggiunge Terranostra – è evidentemente e palesemente politica e, pur essendo dispiaciuti per la persona e comprendendo le decisioni personali di ognuno, esprimiamo tutto il nostro disappunto verso una gestione della cosa pubblica che lascia molto a desiderare, in cui le frammentazioni interne alla Giunta rischiano di nuocere all’interesse pubblico".
"Tali spaccature si sono rese ancor più evidenti nel momento in cui si è dovuto votare le delibere riguardanti gli accertamenti effettuati dalla Corte dei Conti sui bilanci comunali degli anni 2015 e 2016, in cui sono state riscontrate gravi irregolarità e criticità di natura contabile: i giudici hanno evidenziato l’erroneità nella determinazione delle quote accantonate a fondo crediti di dubbia esigibilità e per altri fondi rischi e passività, oltre ad un errato monitoraggio del patto di stabilità. La Corte ha intimato all’amministrazione comunale di assumere immediatamente degli atti di correzione e di provvedere al “finanziamento” del disavanzo di amministrazione relativo all’anno 2016, pari ad oltre 329mila euro; questo significa che i cittadini del nostro comune dovranno sopportare ulteriori sacrifici per tamponare il disavanzo di amministrazione prodotto nel 2016".
Tra le misure contestate dall'opposizione, la "rideterminazione delle rette della Rsa Fabbri Bicoli, con la previsione di un aumento pari a 60 euro al mese ad ospite". Il Gruppo Terranostra si dice "preoccupato per la deriva presa da questa amministrazione; le dimissioni del Vicesindaco cancellano definitivamente la rappresentanza della Valdambra all’interno della composizione della Giunta mentre gli errori e le scelte di questa Giunta si ripercuotono nelle tasche dei cittadini. Auspichiamo che questa legislatura finisca al più presto, affinché si possa tornare più velocemente possibile a lavorare ed a occuparsi delle questioni riguardanti gli interessi ed il portafoglio dei nostri concittadini anziché delle vicende interne al Partito Democratico ed alla maggioranza".