Dal 21 novembre 2013, giorno in cui il sindaco di Figline Incisa firmò l’ordinanza per la sua demolizione, il ponte allo Stecco è stato demolito soltanto oggi. Il tribunale superiore delle acque, al quale si sono rivolti i proprietari, ha impiegato tutto questo tempo per emettere la sentenza
Il 3 febbraio scorso il Tribunale superiore delle acque pubbliche ha finalmente emesso la sentenza e ha dato il via libera all'abbattimento del ponte privato sul Ponterosso allo Stecco. E i lavori sono iniziati questa mattina.
Una decisione che l'amministrazione comunale di Figline Incisa aspettava dal 21 novembre 2013, da quando cioè dopo l'esondazione del torrente il sindaco emise un'ordinanza per abbattere la struttura ritenuta responsabile dell'alluvione. I proprietari però fecero ricorso e il Tribunale sospese l'ordinanza del comune. Dopo tanto tempo, dunque, la sentenza è arrivata.
"Il ricorso non merita accoglimento" e di conseguenza il Tribunale ha reso di nuovo attuale la decisione del sindaco. Questa mattina il ponte è stato abbattuto.
“Insieme al ponte oggi vanno giù anche mesi di burocrazia inutile ed estenuante – ha dichiarato a caldo il sindaco Giulia Mugnai – Ci sono voluti 16 mesi per applicare questa ordinanza di demolizione un tempo che per quei cittadini alluvionati nel 2013 è trascorso molto lentamente, con tante preoccupazioni per una nuova esondazione. Per la protezione dei nostri cittadini non ci possiamo permettere tempi così lunghi. Comunque abbiamo mantenuto fede all’impegno preso con loro nei tanti sopralluoghi fatti insieme: il ponte è stato demolito ed abbiamo ottenuto dalla Regione di proseguire la messa in sicurezza del Ponterosso con una procedura semplificata da 3,2 milioni di euro”.
Il Comune di Figline e Incisa Valdarno sta infatti definendo il crono programma di queste opere di mitigazione, che rientrano nelle procedure semplificate che la Regione Toscana ha adottato sulla base del decreto Sblocca Italia, varato con l’obiettivo di agevolare anche gli interventi di Protezione Civile e sicurezza idrogeologica. Al Comune spetterà la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, nonché la realizzazione delle opere per la mitigazione del rischio idraulico. I costi verranno ripartiti: la Regione Toscana per 2.379.456,23 euro, la Città Metropolitana per 405.743,77 e il Comune per 483.738,29 euro.