Approvata dal Consiglio regionale la nuova legge per la diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni nell’ambito della pratica fisica e sportiva: la presenza obbligatoria si sposta dal 1 ottobre 2015 al 1 luglio 2016. In Valdarno decine di impianti già dotati di DAE
Ce n'è uno al campo sportivo del Neri, nel comune di Cavriglia. Uno al Pestello Verde, a Montevarchi. Un altro allo stadio di Pian di Scò. E l'elenco sarebbe ancora lunghissimo: sono decine gli impianti sportivi del Valdarno (sia aretino che fiorentino) che si sono già messi in regola, installando un Defibrillatore Semiautomatico Esterno, apparecchio capace di salvare una vita in caso di attacco cardiaco.
"La diffusione è alta, ma ancora resta del lavoro da fare", ha sottolineato più volte Massimo Mandò, che nella Asl8 è direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza. La sua è una battaglia che porta avanti da alcuni anni, perché la presenza di questi apparecchi è fondamentale in ogni angolo del territorio, specialmente nei luoghi in cui si svolge una attività sportiva.
L'installazione del DAE negli impianti sportivi sarà obbligatoria per tutti a partire dal 1 luglio 2016. Slitta in avanti la scadenza che invece era stata fissata (dalla norma approvata nel 2013) per ottobre 2015, e che ieri è stata modificata dal Consiglio regionale della Toscana con l'approvazione di una nuova Legge in materia, che sostituisce in pratica la normativa del 2013, a cui non era mai seguito un regolamento di attuazione.
"Lo sforzo, sul quale si sono concentrati anche i lavori della Commissione – hanno spiegato i consiglieri regionali del Pd Scaramelli e Sostegni – è stato quello di andare il più possibile incontro ai gestori degli impianti e alle società sportive, in primis prorogando il termine per l’obbligatorietà, che la vecchia norma prevedeva per questo mese, e poi introducendo nel testo una notevole semplificazione burocratica. Non sarà necessario, infatti, inviare nessun documento, ma solo tenere presso l’impianto tutta la documentazione relativa al defribillatore. Soprattutto, per evitare di gravare sulle associazioni e le società sportive, la formazione obbligatoria del personale addetto all’uso potrà essere erogata, oltre che da soggetti accredidati, dalle Asl territoriali e con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, dando così la possibilità di poter frequentare i corsi senza ulteriori costi".
La normativa riguarda solo gli impianti sportivi, ovvero spazi preposti unicamente ad attività sportive, mentre l’obbligo non riguarda, per esempio, quei circoli dove si trovano locali per il ballo o le bocce. A fare i controlli e a sanzionare eventuali inadempienze saranno i Comuni. Il testo della nuova legge regionale è stato approvato con il voto favorevole di 29 consiglieri su 35 votanti, con l’astensione dei 6 del gruppo della Lega nord.