30, Giugno, 2024

Crollo all’IP Marconi, gli studenti: “Queste aule ci crollano in testa”. La scuola: “Stiamo facendo quanto in nostro potere”

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Il crollo del solaio e del controsoffitto in un’aula dell’IP Marconi di San Giovanni, avvenuto giovedì scorso, ha sollevato la protesta del Blocco Studentesco all’Istituto. La scuola non è accessibile, dalla Provincia di Arezzo ancora non arrivano notizie sulle decisioni da prendere per rimettere in sicurezza il plesso scolastico, e la didattica subisce cambiamenti logistici e di orari.

Nella notte gli studenti hanno affisso uno striscione con la frase “Queste aule ci crollano in testa”. Fuori dal cancello dell’Istituto, poi, campeggia una sagoma cartonata rappresentante uno studente con sopra mattoni: “un’immagine sicuramente di impatto volta a sottolineare che solo l’aleatoria concomitanza degli eventi (il crollo infatti è avvenuto un giorno prima dell’inizio dell’anno scolastico) ha fatto sì che la tragedia non si consumasse”.

“Oltre la metà delle scuole è priva delle certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi – si legge in una nota del movimento studentesco – e gli ultimi dossier ufficiali certificano una media di un crollo a settimana, cifre spaventose che assodano come ormai decine di migliaia di studenti rischino quotidianamente la vita nell’ordinario svolgimento del loro percorso scolastico”.

“Non siamo più disposti a sopportare il rischio di morire andando a scuola – conclude la nota del Blocco – ed ora più che mai ribadiamo al ministro Valditara come sia necessaria la messa in stato di emergenza per l’edilizia scolastica. Poco meno di un miliardo di euro del PNRR non sono sufficienti per garantire la sicurezza degli studenti”.

Preoccupate anche le famiglie per la sicurezza dei propri figli e per la didattica: 18 ore settimanali rispetto alle 33/32 usuali per ogni indirizzo. Gli studenti dovranno, al momento, seguire le lezioni all’ITT Ferraris con orario 8.10 – 11.00 per gli studenti del Ferraris e 11.00 – 14.00 per quelli dell’IP Marconi. Ma si parlerebbe anche di lezioni fino alle 20.00 oppure di didattica a distanza. Una situazione ritenuta “insostenibile” anche per l’assenza dei laboratori e della garanzia di trasporti.

Dall’Isis Valdarno, intanto, sottolineano: “Il nostro personale non ha accesso allo stabile e come tutti voi, abbiamo visto lo striscione questa mattina. Sicuramente una manifestazione di disagio e preoccupazione da parte degli studenti che come scuola possiamo attenuare soltanto facendo il nostro dovere ed essendo presenti e attivi al massimo delle nostre forze. La scuola sta facendo quanto in suo potere e sta garantendo l’attività didattica con le ore di lezione e le entrate distribuite nei due turni. “

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