08, Maggio, 2024

Cristina Simoni: “Lascio il Pd e rimango in consiglio comunale all’opposizione”

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Il Presidente del consiglio comunale di Figline Incisa annuncia la sua decisione. Nella seduta del 3 ottobre si discute la mozione di sfiducia

In attesa della seduta del 3 ottobre nel corso della quale verrà discussa di nuovo la mozione di sfiducia verso il Presidente del consiglio comunale, Cristina Simoni, reintegrata dalla sentenza del Tar che ha annullato il punto all'ordine del giorno del 24 luglio con il quale era stato revocato il suo incarico, parla a ruota libera e annuncia: "Lascio il Pd ma rimango in consiglio tra i banchi dell'opposizione".

"Esco dal Pd e quindi dalla maggioranza con grande convinzione. Questa decisione sofferta segna la fine di un incubo. Registro con profonda delusione che contro di me sono stati adottati metodi che ricordano quelli usati nel periodo stalinista. Sono rimasta delusa soprattutto dall'atteggiamento della sindaca che in questa vicenda si è dimostrata donna di scarsa memoria nel ricordare i fatti. La verità non è stata considerata una virtù. La sindaca, in maniera pilatesca, non si è adoperata per ricondurre le vicende sul binario della correttezza come era suo dovere. Ricordo al segretario del Pd locale Marco Cardi che si è espresso in numerosi comunicati che dal 2014 a oggi non è stato prodotto e votato alcun rendiconto finanziario del partito come previsto dalla legge. Sono certa che i cittadini della nostra comunità, che ringrazio per la stima e l'affetto che mi hanno dimostrato, hanno capito da chi sono governati".

 

Cristina Simoni ripercorre anche le ultime vicende: "Ho svolto di nuovo stamani il ruolo di Presidente dopo che il Tar ha ritenuto illegittimo l'atto inserito nel consiglio del 24 luglio con il quale si discuteva della mia revoca. L'ordinanza non entra nel merito delle motivazioni. La richiesta di revoca non era agli atti della seduta ecco perchè sono ricorsa al Tribunale amministrativo regionale: non perchè non volessi essere sfiduciata anzi io presiederò il consiglio del 3 ottobre con orgoglio. Noto con dispiacere che la sindaca e i membri del Pd si sono prestati a discutere una mozione quando io non potevo difendermi perchè ero al pronto soccorso".

 

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