I ragazzi hanno raccolto fondi per l’ospedale della Gruccia e per la Misericordia di San Giovanni. Ma non si fermano qui
Nel periodo dell’emergenza sanitaria causata dal coronoavirus i giovani svolgono la loro parte e diventano davvero una bella speranza per un futuro migliore.È il caso di un gruppo di ragazzi valdarnesi che ha realizzato magliette con lo scopo di donare i ricavati all’ospedale della Gruccia, prima, e alla Misericordia di San Giovanni, poi. Ma non si sono fermati qui.
Racconta come è nata l’idea Giulia Ermini: “Tutto nasce da una mia diretta Facebook. Pochi giorni dopo il primo caso di Codogno. Le faccio ogni sera, cerco di creare un gruppo dove scambiarsi emozioni, sensazioni, paure, in un momento in cui la vita di tutti è stata messa in stand by”.
“Dobbiamo restare a casa ma non restar fermi. Con i miei fedelissimi amici di quarantena, i miei “Rocchini”, chiamati così perché abbiamo scelto di tener duro in un momento non facile, in una diretta lancio questa idea, che Tommaso la Falce, commerciante di Montevarchi, proprietario del negozio di abbigliamento appoggia subito e In pochi giorni creiamo questa iniziativa di beneficenza: una semplice maglia, con un bellissimo arcobaleno, la super scritta ‘Andrà tutto bene’ e sotto la scritta il nostro hastag di beneficenza #UnaMagliaPerGliEroi”.
“Tutti noi ci mettiamo in moto per raccogliere soldi, tutti i miei Rocchini: Fabio Simonti, Denise Murgia, Simona Tognaccini, Marta Giunti, Simona Barelli, Olimpia San Felice, Valentina Del Cucina, Tommaso La Falce, Martina Torelli, Cristian Dessi. Prima donazione, scegliamo di appoggiare Estar, unico ente in Toscana approvato da Rossi che rifornisce di materiale DPI tutti gli ospedali toscani con priorità per gli ospedali Covid. Dopo una settimana facciamo la donazione: 1.400 euro.”
“Potevamo fermarci, alla fine per 10 ragazzi messi insieme da una diretta, avevamo fatto anche tanto e invece continuiamo la campagna di beneficenza, obiettivo: aiutare la Misericordia di San Giovanni Valdarno per l’acquisto di materiale DPI e per l’allestimento di un’ambulanza per i trasporti dalle terapie intensive. Dopo settimane, la nostra seconda donazione: 1.000 euro”.
Questi ragazzi non si fermano ma continuano: “Non abbiamo voglia di fermarci e ci stiamo attivando per comprare e donare camici in Tnt al personale della Gruccia. In questi giorni, dovrebbero arrivarci 100 camici che noi doneremo personalmente all’ospedale Santa Maria la Gruccia”.
Non solo le istituzioni o le aziende aiutano in questo momento di emergenza ma anche i giovani, quelli che, come dicono loro, “Hanno il cuore che ci batte vivo e puro a sinistra”.