Il Sindaco di Montevarchi: “In Valdarno aretino si registra un aumento importante: e ben 44, in ambito sanitario. È una settimana che chiedo mascherine e tamponi subito per tutto il personale sanitario e Forze dell’Ordine. Non si può più aspettare. Intanto le aziende del territorio hanno prodotto e regalato 3mila mascherine per la Gruccia
I contagi da Covid-19 in Valdarno aretino sono, per metà, avvenuti in ambito sanitario: la denuncia arriva dal sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini. “La cronica mancanza di misure di protezioni individuali e di tamponi per il personale sanitario che sto denunciando insieme a sindacati e operatori da settimane – sostiene Chiassai – ha generato già 44 casi in ambito sanitario accertati nel territorio, 10 casi di positività all’Ospedale del Valdarno, 4 nella casa della salute di Terranuova e, oggi, confermati ben 30 casi all’Rsa di Bucine, di cui 8 operatori e 22 degenti".
"I numeri in aumento sono molto preoccupanti per l’alto rischio di infezione in ambito sanitario nei confronti dei pazienti, assistiti e familiari, in una lotta continua contro il tempo che ancora non è stata affrontata in maniera incisiva. Gli operatori sanitari, naturalmente i più esposti al rischio, devono però continuare a lavorare anche dopo la prova del tampone negativo, il che non significa che nei giorni successivi non si possa manifestare la positività. In questo arco di tempo l’operatore non è in grado di tutelare né i suoi colleghi, né i pazienti, né tantomeno i suoi familiari. Per questo è indispensabile che nei loro riguardi vengano attivate tutte le procedure per la messa in sicurezza e la verifica della possibile positività con una ripetizione del tampone dopo pochi giorni, cosa che ancora non avviene".
"In questa fase – continua il sindaco – è urgente e fondamentale assicurare a tutto il personale sanitario e alle forze dell’ordine mascherine e controlli attraverso i tamponi perché se non si non si agisce subito, si rischia di alimentare la diffusione del virus tra i colleghi di lavoro fino alla possibile sospensione delle attività dei reparti, RSA e caserme. Le aziende del territorio stanno lavorando in prima linea per la produzione di mascherine. Ne hanno già prodotte 3mila in una settimana, che abbiamo consegnato soprattutto a medici, infermieri e operatori sanitari dell’ospedale della Gruccia e alle Forze dell’ordine, ma non solo, perché le richieste arrivano da tutto il Valdarno. Aspettiamo da una settimana i tamponi che il Presidente della Regione ha annunciato lunedì scorso, di cui non c’è traccia e che sono urgenti. Occorre un’organizzazione puntuale della Regione e della Asl che ancora manca, affinché si attui finalmente un sistema di prevenzione e di indagine che sia efficace e che non può basarsi solo sull’impegno dei Sindaci e sulla straordinaria generosità delle imprese per la produzione di mascherine".
In chiusura, il sindaco di Montevarchi ringrazia le aziende che si sono messe a disposizione in questa emergenza: "L’azienda Mantegari di Mantegari Stefano che ha avuto l’idea e tutte le altre che si sono subito messe a disposizione lavorando anche sabato e domenica, Pagni Estetica, Matteini Centro Acquisti per Parrucchieri, Aris Srl, G.A. Service Srl, Calzaturificio Sicla, Cartapiù, Confezioni Bilò, Gragnoli Maria Rosa Merceria, Omnia Sas di Baggio catena & co., Borsetteria White, Calzaturificio Carol, Calzaturificio Chacà. Per loro ho già richiesto al Prefetto di ottenere una deroga per continuare l’attività di produzione delle mascherine considerando il servizio indispensabile che stanno donando alla comunità, altrimenti in seguito al nuovo DPCM dovrebbero sospendere la produzione".