26, Aprile, 2024

Coronavirus: il caso di Pergine è una 42enne, collega di una paziente ricoverata a Ponte a Niccheri

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Nella nota ufficiale della Regione Toscana il punto sul primo caso di contagio registrato in Valdarno. Intanto si registrano sul territorio regionale tre pazienti clinicamente guariti

Il primo caso di contagio da Coronavirus in Valdarno è stato registrato ieri sera nel territorio di competenza della Asl sud est, e come gli altri è un sospetto positivo, ancora in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità. A fornire i dettagli, dopo l'annuncio del sindaco Simona Neri, è la Regione Toscana in una nota ufficiale. 

Si tratta di una donna di 42 anni, residente a Pergine Valdarno, nel Comune di Laterina Pergine, in sorveglianza attiva domiciliare da ieri sera e il cui tampone, risultato positivo, è stato inviato all’Istituto superiore di sanità per la validazione. Dagli approfondimenti epidemiologici subito attivati la donna è risultata essere un contatto stretto della paziente fiorentina (sua collega), di 32 anni, che si è recata nei giorni scorsi a Milano, ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Ponte a Niccheri, “clinicamente guarita”, e che da domani andrà a casa in isolamento domiciliare.

La 42enne di Pergine, che si è messa in autoisolamento volontario domiciliare da quando ha appreso della positività della collega, ha contattato il numero verde della Asl sud est nella serata di ieri, in stato febbrile tale da richiedere il tampone. Le sue condizioni di salute sono costantemente monitorate e risultano essere discrete.

E poi la Regione traccia il punto della situazione in Toscana. Restano stabili, e in alcuni casi in miglioramento, le situazioni degli altri pazienti, presi in carico dal sistema sanitario toscano in questi giorni: i due coniugi di Codogno, arrivati in auto a Carrara dove possiedono una seconda casa (in sorveglianza attiva al proprio domicilio); il settantenne di Albiano Magra (Aulla, Lunigiana), il musicista che si è recato per un concerto a Codogno, messosi in autoisolamento domiciliare dove si trova tuttora; l’imprenditore fiorentino, di 63 anni, ricoverato a Firenze (il primissimo caso di positività in Toscana) e il suo vicino di casa, ricoverato a Careggi in isolamento nel reparto di malattie infettive; l’informatico di Pescia, di 49 anni, (il primo paziente "clinicamente guarito") trattenuto a scopo precauzionale nel reparto di malattie infettive del San Jacopo di Pistoia; lo studente 26enne norvegese ricoverato a Ponte a Niccheri, "clinicamente guarito"; il 44enne di Torre del Lago, rientrato con positività da Vo’ (Veneto), in isolamento domiciliare senza più febbre; il calciatore 23enne della Pianese (la squadra di Piancastagnaio) in isolamento domiciliare; l’altro calciatore, ricoverato al Policlinico Le Scotte di Siena e il sessantenne, operatore della squadra, ricoverato nello stesso reparto.

A oggi, lunedì 2 marzo, in Toscana sono risultati positivi al test per il Coronavirus 13 tamponi. Di questi, 5 hanno avuto la conferma di positività da parte dell'Istituto superiore di sanità, altri 8 sono ancora in attesa di conferma. Dal monitoraggio giornaliero risulta che in Toscana ci sono, a oggi lunedì 2 marzo, 944 persone in isolamento domiciliare di cui 480 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Si tratta di 251 casi nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), di 104 casi nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e di 125 casi in quella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).

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