24, Dicembre, 2024

Controlli in una villa durante un party. Interrotta l’attività per mancanza di autorizzazioni

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Il blitz di polizia, carabinieri, polizia municipale, ispettorato del lavoro e direzione provinciale del lavoro, Inps e Siae è scattato sabato sera alle 24.00 in una villa di Rendola. L’attività era già sotto osservazione dall’estate. Le segnalazioni sono arrivate dalle associazioni di categoria

Un vero e proprio blitz quello scattato nella notte tra sabato e domenica a Rendola in una villa dove si teneva un party in stile anni '50 e '60 pubblicizzato su Facebook. Il commissariato di polizia di Montevarchi, i carabinieri della compagnia di San Giovanni e della stazione di Levane, i Vigili urbani, personale dell'ispettorato del lavoro e della direzione provinciale del lavoro di Arezzo, dell'Inps e della Siae hanno interrotto la serata e, dopo controlli, notificato ai gestori "un provvedimento di interruzione immediata dell’attività e formale diffida a proseguirla per il futuro in mancanza delle autorizzazioni di legge".

L'operazione è scattata sulla scia di alcune segnalazioni delle associazioni di categoria ed è iniziata in estate. Sabato sera prima dell'irruzione, due rappresentanti del nucleo ispettorato del lavoro e della direzione provinciale sono entrati, in borghese, come normali clienti pagando anche il biglietto di 10 euro, per verificare la situazione.

Secondo il resoconto del commissariato di polizia di Montevarchi quello che veniva fatto passare per un circolo privato con tanto di soci era in realtà una vera attività "di pubblico intrattenimento musicale e somministrazione di bevande alcoliche a favore di centinaia di avventori letteralmente censiti al momento dell’accesso" e "che si avvaleva della prestazione d’ opera non dei propri soci volontari, bensì di terzi e quindi in quella che può definirsi a tutti gli effetti un’attività di natura imprenditoriale professionalmente organizzata a scopo di lucro".

Durante i controlli è stato trovato un incasso di centinaia e centinaia di euro,  e alcuni dipendenti: due buttafuori, ​due cassiere, una truccatrice, tre baristi, e alcuni D.J. Inoltre 186 le persone presenti: alcuni all'arrivo del blitz sono andati via e altri che stavano per entrare sono tornati indietro. Tutti, compresi i gestori, sono stati sentiti dalla polizia.

In seguito ai controlli il dirigente del commissariato di polizia di Montevarchi, Mancini Proietti, ha notificato ai gestori "un provvedimento di interruzione immediata dell’attività e formale diffida a proseguirla per il futuro in mancanza delle autorizzazioni di legge". Contestate anche "l'esercizio abusivo di attività di pubblico spettacolo e somministrazione di bevande in difetto della prescritta autorizzazione di pubblica sicurezza di cui al Testo Unico nonché la violazione della legge regionale in materia. Contestata altresì la mancata richiesta di agibilità del locale oltre alla mancanza assoluta di un certificato di prevenzione incendi. 
L’ assenza di estintori, la ristrettezza dei locali, le scale non a norma e la mancanza di idonee vie d’uscita a fronte dei numerosi avventori rendeva infatti di tutta evidenza l’estrema pericolosità di quei luoghi per l’incolumità personale dei giovani avventori". In corso di accertamento da parte degli inquirenti anche eventuali responsabilità della proprietà dei locali.

 

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