La stagione dei saldi invernali si aprirà in Toscana sabato 3 gennaio. Secondo la Confcommercio di Arezzo, anche in Valdarno la spesa sarà leggermente superiore allo scorso anno: una media di 165 euro a testa, ma solo perché gli acquisti, finora, sono stati pochissimi
La data ufficiale è sabato 3 gennaio: in tutta la Toscana, così come nelle regioni vicine, parte dunque il conto alla rovescia per l'avvio dei saldi di fine stagione. Il periodo che è destinato a portare nelle casse dei commercianti, secondo una stima di Confesercenti Toscana, somme che coprono una fetta pari al 20-25% dell'intero fatturato annuo.
E per i consumatori? Anche il Valdarno i saldi sono l'occasione per rinnovare il guardaroba, a maggio ragione quest'anno che, viste le condizioni meteo, più che di fine stagione si può parlare di inizio stagione. L'inverno infatti ha cominciato a farsi sentire davvero solo da qualche giorno, e la stessa cosa si può dire per gli acquisti di capi invernali.
I negozi pronti per i saldi sono quelli di abbigliamento, calzature, intimo, mercerie,
articoli sportivi e tessuti per la casa. Secondo il presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio Arezzo, Paolo Mantovani, la stima previsionale di spesa nel territorio aretino dovrebbe arrivare a 165 euro pro capite, addirittura superiore di cinque euro rispetto a quella dello scorso anno, quando era ferma a 160.
“Quelle 5 euro che forse saranno spese in più da ogni aretino sono state gelosamente risparmiate durante la stagione normale, che è stata piuttosto avara per il settore moda – sottolinea però Mantovani – la gente ha comprato meno, un po’ per la crisi generale dei consumi, un po’ per l’aumento delle tasse e delle spese fisse, ma un po’ anche perché non ne aveva bisogno, visto il clima mite che ha caratterizzato l’inverno finora”.
Ma se la data ufficiale è il 3 gennaio, già dopo Natale qualche vetrina ha iniziato a proporre sconti speciali. Come ogni anno, infatti, si ripropone il fenomeno dei 'saldi anticipati', più o meno mascherati: “La legge – precisa Mantovani – vieta le vendite promozionali entro i trenta giorni precedenti l’inizio dei saldi, ma c’è sempre qualcuno che trova il modo per proporre comunque degli sconti: il problema vero è che tra sconti e offerte tutto l’anno per i consumatori è sempre più difficile capire qual è il prezzo giusto”.