07, Dicembre, 2024

Conto alla rovescia per l’avvio dei saldi invernali: dal 5 gennaio shopping a prezzi ridotti. Le aspettative dei commercianti

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Le vendite di fine stagione quest’anno in Toscana iniziano martedì 5 gennaio 2016 e termineranno dopo sessanta giorni, il 4 marzo. Dopo un Natale che ha evidenziato un leggerissimo rialzo degli acquisti di abbigliamento, ora i negozianti confidano nelle vendite di fine stagione. Confcommercio e Confesercenti ricordano le regole

Saldi di fine stagione al via, in tutta la Toscana, a partire da martedì 5 gennaio: l'avvio della stagione degli sconti arriva, come ormai da alcuni anni, tra le alte aspettative dei commercianti e quelle dei consumatori, che aspettano l'occasione per un acquisto a prezzo ridotto.

A tracciare il quadro della situazione sono le associazioni di categoria. “Complice l’arrivo dell’inverno – spiega il direttore di Confesercenti Arezzo, Mario Checcaglini – è atteso uno sprint tra i negozi con l’avvio dei saldi invernali. Fino ad oggi le temperature non rigide hanno frenato il rinnovo dei guardaroba. Adesso l’abbassamento delle temperature concomitante con l’avvio dei saldi favorirà gli acquisti”.

“Sui saldi – prosegue Checcaglini – c’è attesa della categoria per rilanciare le vendite. Le percentuali saranno fin da subito accattivanti. Si parte dal 30% con punte superiori fino al 50% in alcune tipologie di prodotti. Una vera occasione per i consumatori che potranno trovare nei negozi di fiducia qualità a prezzi vantaggiosi. Il Natale ha registrato un andamento mediamente analogo a quello dello scorso anno con punte di vendite in alcune giornate di festa. L’indagine di Confesercenti per i saldi, ipotizza una spesa media di 150 fino a 200 euro”.

Il settore dell'abbigliamento ha sofferto gli anni della crisi, con una perdita di fatturato cher negli ultimi 7 anni si stima oltre al 20%; ma ora sembra essersi rialzato con le vendite natalizie 2015 che segnano un lieve rialzo, pari a circa il +2%. “Si è tornati, infatti, proprio quest’anno, a preferire capi e soprattutto accessori abbigliamento per il tradizionale regalo di Natale a parenti ed amici, con conseguenze importanti per la tenuta di questa tipologia di imprese”, commenta Franco Frandi, Presidente Fismo Confesercenti Area Metropolitana di Firenze.

“Sono rimaste invece al palo, purtroppo, causa il caldo anomalo di questo dicembre, le vendite dei capi pesanti, soprattutto piumini, giacconi e giacche. E’ proprio su tale tipologia di prodotto, soprattutto il piumino che ha avuto, negli ultimi anni, un vero e proprio boom sul mercato, che si concentreranno, presumibilmente, le attenzioni del consumatore con l’avvio dei saldi. Ciò soprattutto se verranno confermate le previsioni meteo che parlano, proprio in concomitanza dell’Epifania, di un brusco calo delle temperature”, conclude Frandi.  

Anche Confcommercio Arezzo ribadisce che le aspettative degli operatori sono buone: “L'inverno finora molto caldo ha rallentato le vendite dei capi e delle calzature pesanti, questi primi giorni di freddo dovrebbero smuovere gli acquisti – commenta il presidente provinciale di Federmoda Paolo Mantovani – il Natale non è stato brillante per il nostro settore, ma chi aveva cose giuste l’ha vendute così in media abbiamo retto il confronto con il Natale 2014. In generale, nel 2015 la vera ripartenza non c’è stata, ma almeno la discesa degli ultimi anni è rallentata o si è addirittura fermata”.
 
Secondo la Confcommercio aretina, il budget destinato ai saldi dovrebbe restare lo stesso dello scorso inverno, ovvero circa 396 euro a famiglia, comunque superiore di 4 euro rispetto al 2014. “Ci aspettiamo un buon movimento, in considerazione degli acquisti rimandati finora per motivi climatici – sottolinea Mantovani – l’attesa del pubblico c’è, in molti fanno pressione per ottenere prezzi tagliati”.
 
I saldi, ormai alle porte, proseguiranno fino al 4 di marzo. Confesercenti ricorda a tutti il ‘decalogo dei buoni saldi’:
1. attendere il periodo ufficiale dei saldi
2. evidenziare l'oscillazione dello sconto praticato (es. dal 20% al 50%)
3. non esibire sconti generici riferiti poi soltanto ad alcuni articoli
4.separare in modo chiaro le merci offerte a prezzi di saldo da quelle poste in vendita alle condizioni normali
5. evidenziare il prezzo originario e quello scontato dei prodotti posti in saldo
6. accettare pagamenti con pago bancomat e carte di credito
7. rendere visibile l'interno del negozio
8. rendersi disponibili a sostituire la merce anche se acquistata nel periodo dei saldi
9. effettuare le riparazioni, se richieste dal cliente
10. usare la massima cortesia.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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