Cantieri aperti in molti comuni, si lavora su corsi d’acqua principali come Ambra e Ciuffenna, ma anche su tanti affluenti. Intanto prosegue il monitoraggio di necessità e urgenze: le soluzioni andranno a comporre il piano delle attività 2021. A breve l’incontro con i sindaci del Valdarno per fare il punto della situazione
Operai e tecnici del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno a lavoro, in questi giorni, su diversi fronti del territorio valdarnese per concludere il piano delle attività targato 2020, operazione che nel complesso ha visto un investimento da 1 milione e 200mila euro su circa 150 km di corsi d’acqua. Già completati i lavori nei centri di Montevarchi e San Giovanni, dove prosegue l’operazione straordinaria di messa in sicurezza dell’Arno, ora mezzi e uomini sono al lavoro nel comune di Bucine.
Si interviene sul corso dell’Ambra: ultimata la manutenzione dell’asta fluviale che attraversa la frazione di Levane, il cantiere adesso è all’opera sul tratto che scorre nell’omonima frazione. Interventi in corso anche sul torrente Caposelvi, a Mercatale Valdarno. A Terranuova è iniziata invece la “cura” del Ciuffenna. Il via dalle casse di espansione localizzate in prossimità della Penna: su questa importante opera a presidio dell’area urbanizzata il Consorzio effettua una manutenzione regolare. L’obiettivo infatti è assicurarne la piena funzionalità durante gli eventi di piena del corso d’acqua.
I lavori proseguiranno poi sull’asta principale del torrente Ciuffenna e successivamente interesseranno anche il Borro di Riofi delle Cave, lungo la viabilità provinciale al confine con il territorio di San Giovanni; il Borro delle Ville con i relativi affluenti nella frazione omonima; il Borro Renacciola in direzione Botriolo. Infine sarà la volta del Torrente Ascione in prossimità dell’abitato della Cicogna.
In Valdambra sono previste lavorazioni sui torrenti Trove e Capannole, affluenti dell’Ambra, prima di raggiungere il Comune di Laterina Pergine e spostarsi sul torrente Scerfio.
“Continua l’impegno del Consorzio 2 Alto Valdarno per la difesa idrogeologica del territorio valdarnese – commenta la Presidente Serena Stefani – l'emergenza sanitaria non ha rallentato la progettazione e la realizzazione degli interventi che sono in perfetta linea con il cronoprogramma concordato con la Regione Toscana e con le priorità indicate dagli amministratori locali, che ringrazio per la collaborazione. A breve, sarà programmato un nuovo ciclo di incontri per monitorare le necessità e le urgenze dei territori. Queste indicazioni, insieme alle segnalazioni dei cittadini, saranno recepite nel piano delle attività 2021, che dovremo presentare entro novembre”.
“Gli interventi in corso hanno lo scopo di prevenire situazioni di pericolo e rischio idraulico – spiega l’ingegner Beatrice Lanusini, referente del settore difesa idrogeologica del Consorzio per l’area valdarnese – il contenimento della vegetazione presente sulle sponde e in alveo è finalizzata ad eliminare eventuali ostacoli al deflusso regolare delle acque e a migliorare le caratteristiche naturali dell’ambiente fluviale. Non è quindi, come spesso si è portati a credere, una semplice operazione di riqualificazione urbana, anche se indirettamente l’intervento contribuisce a rendere gli ambienti immediatamente adiacenti alle aste fluviali più gradevoli e fruibili”.