Ieri sera il Consiglio è stato interrotto dopo pochi minuti, perché tutti i consiglieri di maggioranza presenti, insieme agli assessori, hanno abbandonato l’aula. Il capogruppo M5S Lorenzo Naimi: “Il nostro comune non ha solo un problema politico, noto ormai da tempo, ma un problema amministrativo”
Finisce al centro delle polemiche politiche, il Consiglio comunale di Figline e Incisa che ieri sera si è chiuso dopo pochi minuti per mancanza del numero legale: tutti i consiglieri comunali di maggioranza presenti, insieme agli assessori (non era presente la sindaca Giulia Mugnai) hanno infatti lasciato l'aula consiliare di Incisa a inizio seduta.
Duro il commento del Capogruppo 5 Stelle Naimi: "È emersa una situazione preoccupante: il PD sta mettendo a rischio l’attività politica e soprattutto amministrativa del Consiglio Comunale. I consiglieri di maggioranza, ad eccezione degli assenti, hanno inspiegabilmente abbandonato l’aula dopo pochi istanti dall’inizio della seduta quando stava per essere discussa una nostra interrogazione in merito al taglio dell’erba sugli argini dell’Arno. Inizialmente abbiamo pensato ad un “dispettuccio” ormai classico proposto dal gruppo di maggioranza nei nostri confronti che solitamente veniva messo in scena su documenti più impegnativi come le mozioni".
"Quando non abbiamo visto rientrare nessun consigliere di maggioranza abbiamo capito che il nostro comune non ha solo un problema politico, noto ormai da tempo, ma un problema amministrativo. Le funzioni del Consiglio – ricorda Naimi – sono indispensabili per il buon funzionamento della macchina amministrativa: non permettere il regolare svolgimento dei lavori comporterebbe gravi ripercussioni anche sulla vita quotidiana dei cittadini. La responsabilità di tutto questo non può che ricadere su chi governa poiché in virtù delle ultime elezioni amministrative il gruppo PD conta ben 11 consiglieri dei 9 sufficienti per garantire la votazione dei documenti".
"Questa maggioranza – continua il consigliere M5S – subito dopo pochi mesi dall’inizio del mandato ha mostrato grande imbarazzo nella discussione di temi delicati ed un’incapacità politico/amministrativa che più volte li ha visti abbandonare l’aula poiché sprovvisti di argomentazioni credibili. Quella di ieri sera è purtroppo l’ultima fotografia di un partito in grande difficoltà. In questa sconcertante situazione non ci resta che rivolgerci alla Prefettura, al fine di valutare se per il bene dei cittadini, ai quali servono risposte ed azioni concrete, non sia opportuno ipotizzare un commissariamento del Comune per garantire la normale attività del Consiglio evitando così di rimanere in stallo per altri 10 mesi".