La Giunta di Cavriglia ha aperto simbolicamente le porte di Cavriglia allo scultore Vighen Avetis, che ha donato tante opere alla comunità. La cerimonia istituzionale di consegna delle chiavi della città si è svolta ieri sera, durante la cena organizzata dal Comitato Festeggiamenti Perdono Cavriglia in collaborazione con l’Amministrazione Comunale in favore del popolo ucraino, alla presenza di una rappresentante dell’Ambasciata Armena in Italia.
Un riconoscimento che va a consolidare il lungo e duraturo rapporto fra l’artista di origine armena e la comunità di Cavriglia. Avetis infatti ha prestato, nel corso degli anni, diverse sue opere che hanno trovato ubicazione in svariati punti di Cavriglia. Prima fra tutti la “Madre dell’Armenia” che accoglie chi arriva in Municipio con le sue braccia rassicuranti. Per non dimenticare la scultura che impreziosisce la fontana posta in Piazza Berlinguer e che Avetis ha dedicato alla “Toscana”, terra dalla quale si ritiene affascinato e con la quale ha stabilito da subito un legame forte e quasi viscerale. Infine, chi giunge a Cavriglia viene salutato, sulla rotatoria di accesso alla città, dall’ultima creazione del maestro, realizzata durante la seconda edizione del Simposio Internazionale di Scultura Monumentale “Pietra Sublime”, dal titolo “Sintonia”: proprio quella sintonia che oggi il mondo sembra aver perso.
“La consegna delle chiavi della città testimonia – ha commentato il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni – il profondo legame di amicizia e fratellanza fra la nostra comunità e quella armena, proprio quando ricorrono i trenta anni dall’inizio delle relazioni diplomatiche fra i due paesi, l’Italia e l’Armenia. In attesa, dunque, di poter vedere l’opera terminata ed in corso di realizzazione nell’attuale edizione di “Pietra Sublime”, che si chiamerà “Pace”, Cavriglia apre le porte della città ad Avetis e lo fa con orgoglio e stima”.